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mercoledì 1 dicembre 2010

ROMA - Casa Moravia diventa un museo

Foto LA Repubblica


LUNGOTEVERE DELLA VITTORIA 1
Casa Moravia diventa un museo
Apre al pubblico lo studio dove lo scrittore lavorava e riceveva gli amici. Maraini: battaglia lunga 20 anni



Il ritratto di Moravia realizzato da Renato Guttuso (Ciofani)

È stata la casa del grande scrittore. Diventerà un museo da visitare. Per vedere dove Alberto Moravia riceveva i suoi amici o si sedeva a scrivere i suoi libri bisognerà andare in Lungotevere della Vittoria 1. Lì l'abitazione dell'autore della «Noia» e degli «Indifferenti» sarà aperta a tutti dopo la presentazione in Campidoglio dell'iniziativa fortemente voluta dall'associazione Fondo Alberto Moravia presieduta da Dacia Maraini. Dal 1 dicembre lo studio diventerà Casa Museo Alberto Moravia. La casa-museo si potrà visitare su prenotazione e in gruppi massimo di 15 persone. A gennaio partirà la didattica per le scuole.
IL TERRAZZO - L'appartamento, oggi sede dell'associazione Fondo Alberto Moravia, è composto da un salotto con un ampio terrazzo con affaccio sul Tevere, una cucina stile anni '70, una camera da letto e lo studio; appesi alle pareti numerosi quadri e ritratti dello scrittore italiano dipinti da diversi artisti, da Renato Guttuso a Mario Schifano, da Sergio Vacchi a Giulio Turcato passando per Corrado Cagli e Lorenzo Tornabuoni. Durante la visita si potranno ammirare la biblioteca personale di Moravia e un archivio con oltre 15 mila documenti tra lettere e manoscritti, ma anche la collezione di oggetti e maschere provenienti dai numerosi viaggi fatti dallo scrittore in Africa, Asia e America del Sud. Tra le opere pubblicate dopo il trasferimento dello scrittore insieme a Dacia Maraini nell'appartamento del quartiere delle Vittorie ricordiamo: 'La rivoluzione culturale in Cinà, 'Il paradisò, 'Io e luì, Il viaggio a Romà, 'L'inverno nuclearè, 'Passeggiate africanè e 'Romildò.

DACIA MARAINI - «Credo che la città di Roma - ha detto Maraini , per molti anni compagna dello scrittore-, alla quale Alberto ha dedicato tanti suoi scritti, doveva avere il piacere di conoscere la casa di Moravia. È stata una battaglia durata vent'anni, ma ce l'abbiamo fatta. Questa deve diventare un'occasione per riflettere».


Dal Corriere Della Sera

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