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giovedì 17 dicembre 2009
Roma - Megaparcheggio sopra Termini
PROGETTO DI GRANDISTAZIONI DA DUEMILA POSTI AUTO
C'è (anche) chi dice sì Il Comitato Degrado Esquilino: un'opportunità contro il caos, ma chi costruisce pensi anche alle strade intorno
Il megaparcheggio sopra i binari della stazione termini divide gli abitanti dell’Esquilino. Il Corriere ha già dato voce al fronte del no: il nascente comitato che si oppone alla costruzione dell’opera da duemila posti auto perché aggraverebbe i problemi di traffico dell’area. L’articolo però ha provocato le reazioni di chi, invece, è favorevole al progetto. In primo luogo quelle del Comitato Degrado Esquilino molto attivo sulla rete e sulle strade del quartiere multietnico. «Una grande infrastruttura è in tutto il mondo una opportunità da cogliere e da indirizzare per il meglio – dice Massimiliano Tonelli del Comitato – e non solo un pericolo da evitare in ogni modo. Non è vero che i parcheggi creano caos per le strade. Il traffico è generato solo dalla sosta a livello del marciapiede o, peggio, in curva e in seconda fila. Questo parcheggio va in quella direzione dunque non può che essere bene accetto».
LA SOSTA SOTTERRANEA CREA ORDINE – Chi si oppone al mega progetto della stazione Termini sostiene che le duemila macchine che si infilano nel traffico già impazzito porterebbero al collasso del quartiere. Ma per il Comitato Degrado Esquilino, la sosta in sotterranea o sopraelevata (come in questo caso) crea flussi consistenti, ma non genera congestione poiché le auto non ingombrano la carreggiata. «Se fosse vero l'adagio secondo cui i parcheggi in centro creano traffico – aggiunge Tonelli - città come Madrid o Parigi, dove i parcheggi sotterranei sono ovunque, sarebbero costantemente congestionate. In realtà sono molto più ordinate, pulite, silenziose e sicure di qualsiasi altra città».
Il progetto del parcheggio sopra Termini: la «piastra»
VIALE GIOLITTI SENZA PARCHEGGI – Il megaparcheggio è cruciale purché sia essere realizzato con criterio. «Non è un male che si faccia il parking – spiega Tonelli - ma è un male che la società che lo costruisce (Grandistazioni, ndr) non corrisponda nessun onere di concessione da spendere per la riqualificazione delle strade circostanti in modo da potere eliminare del tutto la sosta selvaggia». Viste le dimensioni, la zona e l'impatto del parcheggio, il Comitato Degrado Esquilino ha calcolato che il contributo da parte di Grandistazioni non dovrebbe essere inferiore ai cinque milioni di euro. «Soldi preziosi – aggiunge Tonelli - che dovrebbero essere utilizzati per rifare le strade attorno e per creare un boulevard semipedonale in via Giolitti». La strada che collega la stazione a Porta Maggiore si trasformerebbe in un viale a due corsie per le auto: «Nessun parcheggio sulla strada, marciapiedi larghissimi, molti alberi, arredo urbano di alta qualità». Naturalmente bisognerebbe eliminare i binari del trenino che, con la linea C del metrò, sarà integrato dal tram di Porta Maggiore e si trasformerà in una moderna metropolitana leggera lungo via Casilina.
ELIMINARE L’EFFETTO “KISS&RIDE” – La riqualificazione dovrebbe riguardare anche via Marsala, facendola divenire una strada di transito e non di sosta con ampi marciapiedi. Anche i taxi dovrebbero essere spostati da piazza dei Cinquecento e dalle due uscite laterali della stazione e portati in quota. «I responsabili del I Municipio e del Comune dovrebbero ottenere da Grandistazioni i soldi per la sistemazione di strade e marciapiedi in modo da togliere un terzo dei posteggi a raso – aggiunge Tonelli - eliminando completamente il letale fenomeno del kiss&ride, ovvero la gente che scende, prende le valigie, si saluta, immancabilmente in seconda o terza fila».
Carlotta De Leo
Da Il Corriere della Sera
1 commento:
Suppongo che se creassero un parcheggio di quelle dimensioni sopra la stazione termini, l'accesso al cuore della città diventerebbe pressapoco impossibile. Già l'area è completamente intasata, poi addensare un'area di sosta così immensa! Non sarebbe forse il caso di porre i parcheggi ai margini del centro? Certo, vicino alla stazione Termini si sente il bisogno, ma arrivare a questi livelli rischia il completo disassemblamento del sistema viario!
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