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lunedì 7 giugno 2010

MILANO - Nuove nubi sul museo di Libeskind


CITY LIFE

In Comune cresce il fronte dei contrari A difendere il progetto già ridimensionato l'assessore Finazzer Flory: "Io vado avanti"

Si farà, non si farà? Mentre l'architetto Libeskind sta preparando il progetto definitivo del Mac, il Museo milanese di arte contemporanea che dovrebbe sorgere nell'area dell'ex fiera al Portello entro il 2013, da più parti girano voci su uno stop definitivo al progetto. Soprattutto in Comune, all'interno della maggioranza e del governo cittadino sarebbe sempre più ampio il fronte contrario, poco convinto che valga la pena impegnarsi su questo fronte. Il museo, comunque già molto ridimensionato rispetto all'ipotesi iniziale, potrebbe non vedere più la luce. Meglio usare i 46 milioni di euro di oneri di urbanizzazione sborsati da City Life per altre cose, piuttosto che, come previsto, per il Mac. Questo è, in sintesi, il ragionamento. "Non mi sorprende che giri questa voce, l'ho sentita anche io, ma vado avanti - dice l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -. L'architetto sta procedendo e il sindaco ha detto che il Museo di arte contemporanea è l'obiettivo principale del suo secondo mandato. Certo, adesso bisogna passare dalle chiacchiere ai fatti. I tempi per farlo ci sono ancora ma senza tentennamenti".

Libeskind ha consegnato il progetto preliminare due mesi fa. Il definitivo, per dare il via alle gare d'appalto, deve presentarlo entro ottobre. Chi vincerà la gara d'appalto ha anche il compito di preparare l'esecutivo. La metratura stabilita è 7.867 metri quadrati di cui 5mila di spazio espositivo, questa sarà l'estensione complessiva del Mac. Lontana dagli iniziali 11mila metri quadrati, di cui si era parlato all'inizio, e anche dai 21mila di spazi interni dell'appena inaugurato Maxxi di Roma (di cui 10mila di superficie espositiva), costato 150 milioni di euro. In linea, però, con molti Musei di arte contemporanea costruiti recentemente nel mondo e firmati da archistar, secondo una ricerca fatta dallo stesso studio di Libeskind. Che mostra come più o meno della stessa metratura siano il Salomon Guggenheim di New York, il Rosenthal Center di Cincinnati e di poco più grandi il Castello di Rivoli a Torino (8mila metri quadrati), piuttosto che il museo Picasso a Malaga.

Ci sono poi realtà che hanno estensioni anche inferiori, a partire dal piccolissimo Cy Twomblay Annex di Huston, realizzato da Renzo Piano, grande solo 800 metri quadrati, o il New Museum of Contemporary Art sempre di New York, poco più di 5 mila metri quadrati. "I costi di gestione pesano e un museo piccolo si gestisce meglio" spiega Finazzer. L'assessore difende il ridimensionamento e ha assicurato che entro fine anno il Mac avrà già il suo direttore, molto probabilmente Massimiliano Gioni che cura, tra le altre cose, la Fondazione Trussardi.

Il museo, pur non grandissimo se paragonato al Maxxi o al museo di Chicago (11.700 metri quadrati), godrebbe anche di un parco esterno dove l'intenzione dichiarata è sistemare monumentali sculture contemporanee.
Una volta fatto il museo dovrà essere riempito, come ancora non si sa. "Il layout museografico, la definizione delle parti interne è compito del Comune" dicono da Citylife. Dove aggiungono che, ipotizzando che l'impresa di costruzioni venga scelta a un anno da oggi, ci vogliono "altri due anni per costruire". I tempi ancora ci sono, però bisogna correre.

Da La Repubblica

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