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giovedì 30 aprile 2009

PALERMO -Parco de La Favorita ridotta a immondezzaio



IL FATTO. I gitanti del weekend hanno abbandonato i rifiuti del pic-nic in ogni angolo del parco


Siamo alle solite. I palermitani non cambiano mai.
Due giorni di festa è il parco della Favorita è stato trasformato
ancora una volta in una «porcilaia».
C’era d’aspettarselo che l’area protetta si sarebbe
trasformata in un «immondezzaio» a cielo aperto nonostante
le raccomandazioni delle vigilia fatte dai
Rangers e dall’Amia che, come spesso accade in queste
occasioni, si prodiga con una campagna di sensibilizzazione
e distribuzione dei sacchetti per i rifiuti
all’esterno del parco.
Sabato e domenica da incubo per gli operai della
Biophera che hanno il compito di gestire la pulizia all’interno
dell’area protetta sia della Favorita che di
Monte Pellegrino.
«Nella nostra città non cambierà mai nulla – sottolinea
con sconforto e tantissima amarezza Giuseppe
Scavuzzo, responsabile dei Rangers d’Italia, l’ente gestore
dell’area protetta – nonostante sia noi che l’Amia
abbiamo distribuito in occasione del 25 Aprile e
di oggi (ieri per chi legge, ndr) i sacchi per raccogliere
i rifiuti, soltanto in pochi hanno provveduto alla
raccolta, altri hanno abbandonato le aree in una vera
e propria "porcilaia". Non c’è alcun rispetto per l’ambiente
e per il nostro "polmone verde". La verità è che
questo grande parco si trova all’interno della città e
quindi per i palermitani tutto è lecito».
Decine e decine di gitanti hanno invaso letteralmente
le aree attrezzate della Favorita nel giorno del
25 Aprile ed anche ieri, sebbene il tempo inclemente
– giornata di scirocco asfissiante – autovetture
parcheggiate in maniera selvaggia nella zona della
Protezione civile con il festival del «barbecue». Eppoi?
Un tappeto di rifiuti abbandonati un po’ ovunque.
Cartacce, piatti di plastica, bottiglie di vetro, lattine e
resti organici lasciati a putrefare ai piedi degli alberi
con la festa dei cani randagi attratti dalle pietanze abbandonate
del tradizionale menù della scampagnata.
«Ci sarà da lavorare parecchio in questi giorni – aggiunge
Scavuzzo – domani (oggi per chi legge, ndr) fin
dalle 6,30 gli operai della Biophera dovranno faticare
parecchio per bonificare tutte le zone prese d’assalto
dai gitanti. Tutto questo non fa presagire buone notizie
per il prossimo Primo Maggio. Per quel giorno si
salvi chi può».
ANTONIO FIASCONARO

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