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giovedì 19 novembre 2009

MILANO - Foro Buonaparte «Non piacciono, tutto da rifare»


L PIANO PER LE CORSIE PREFERENZIALI ATM EREDITATO DALL'EX ASSESSORE CROCI
Lavori stradali finiti ieri mattina
«Non piacciono, tutto da rifare»
Il vicesindaco De Corato: «Foro Buonaparte, da rimuovere le corsie preferenziali»


Cade il muro di Foro Buona parte. Doveva proteggere bus e tram, è stato costruito nell’ulti ma settimana, di notte, turni straordinari pagati con i soldi pubblici. Ieri, il lavoro era con cluso: una nuova corsia riserva ta da Cadorna a Cairoli. Bene, anzi malissimo: «Il cordolo in cemento sarà eliminato, è peri coloso e crea un imbuto nella circolazione», attacca il vicesin daco Riccardo De Corato. L’indi cazione è stata girata ad Atm e ieri l’azienda ha risposto con una lettera: «Aspettiamo comu nicazioni scritte». Il confronto è solo all’inizio.
De Corato ha bloccato e ora sta rivedendo tut to il piano dei nuovi percorsi per i mezzi pubblici ereditato dall’ex assessore Edoardo Cro ci: «È stato costruito su un crite rio sbagliato, le barriere sposta no solo le auto da una strada al l’altra ». Primo effetto: non sarà realizzata la preferenziale in via Solari, annunciata entro l’anno. Tutte le altre, 86,4 chilometri di qui al 2014, sono «congelate». L’opposizione è in rivolta: «È tornato il partito dell’auto». Sostituito l’assessore, il Co mune cambia strada. «Il mio compito è fluidificare il traffi co, anche per i mezzi Atm — premette De Corato —. Ma i cor doli non sempre sono la solu zione. Che senso ha realizzare un pezzo di corsia riservata se poi mi trovo il traffico ingolfato 200 metri prima e dopo? Così è inutile, anche per l’Atm, che si ritrova gli autobus impacchetta ti negli ingorghi». E la preferen ziale di viale Coni Zugna, previ sta nel 2010? «Paralizzerebbe il traffico in viale Papiniano, che è una strada ancora più traffica ta. Non va bene». E non funzio na nemmeno quella in via Sola ri: «Ci sono le auto in sosta dei residenti, una protezione dan neggia la zona, resterà la riga sull’asfalto». E le macchine in divieto.

Le linee Atm coprono 186 chilometri di strade, ma solo il 19,9 per cento della rete è «pro tetto » e metà dei percorsi unica mente con le strisce gialle: Mila no è quart’ultima in Europa quanto a corsie riservate (stan no peggio solo Roma, Atene e Bruxelles). Il piano dell’ex asses sore Croci prevedeva 17,2 nuo vi chilometri entro l’estate 2010 e altri 7,3 per il 2011, oltre a 20 telecamere anti-traffico in più. Di sicuro, precisa De Cora to, si completerà la preferenzia le per la filovia 90/91, da piazza le Zavattari a Stuparich. Il resto si vedrà. «Pessima no tizia per i polmoni dei milane si », protesta il consigliere dei Verdi Enrico Fedrighini: «Ridur re il traffico privato significa mi gliorare l’efficienza del traspor to pubblico anche di superficie. La restaurazione avviata da Met ternich De Corato va in senso opposto: contraddice non tanto le scelte di Croci, ma le politi che sulla mobilità attuate in Eu ropa e gli obiettivi di sostenibi lità contenuti nel Pgt».

Aggiun ge il presidente dei ciclisti mila nesi (Ciclobby), Eugenio Galli: «È una controriforma attuata senza che siano stati nemmeno goduti i benefici della riforma». Atm avrebbe voluto installa re un cordolo di plastica lungo la corsia di Foro Buonaparte, più leggero e meno invasivo, «ma il Comune ci ha chiesto i blocchetti in cemento per non danneggiare i masselli della pa­vimentazione stradale». Il pro getto è stato prima riscritto e poi approvato: ora il muro sarà abbattuto. Da Atm si limitano a dire: «Le corsie riservate sono una priorità per il trasporto pubblico condivisa con il sinda co Letizia Moratti...».

Corriere della Sera - Armando Stella

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