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mercoledì 4 novembre 2009

MILANO - Pgt, un tunnel da Linate alla Fiera


PREVISTO UN AUMENTO DI 300 MILA ABITANTI. A VERDE E SERVIZI 450 ETTARI

Volumetrie, patto con i privati. Masseroli: chi cede le aree al Comune potrà costruire altrove


Arriva in giunta il Piano del governo del territorio firmato dall’assessore Carlo Masseroli. Comprensivo del Piano dei servizi e del Piano delle regole. Una rivoluzione. A partire dal fatto che spariscono le aree a standard ossia le aree destinate ai servizi. E viene fissato un in dice territoriale unico di edificabilità pari allo 0,5 nelle aree già costruite. La nuova parola d’ordine è «flessibilità». Da una parte ci sono i «servizi localizzati», le aree per il verde e le infrastrutture, fissate dal Comune secondo un piano di sviluppo della città. Dall’altra ci sono i «servi zi da localizzare» (scuole, ospedali, parcheggi, servizi sociali. Se il Pgt verrà approvato, l’indi viduazione di quest’ultimi avverrà «dinamicamente», quartiere per quartiere, sulla base di una «matrice» e di 88 Nuclei di identità locali. Il Pgt prevede un totale di 4,5 milioni di metri quadrati di nuove aree a servizi «localizza ti ». Pari a 450 ettari o, per capir si meglio, a 910 campi di calcio: 250 riguardano spazi aperti di uso pubblico compreso il verde. I restanti 200 saranno destinati alle nuove infrastrutture di trasporto pubblico e priva to. Senza contare il Parco Sud con 3 mila ettari a verde di cintura metropolitana, di cui 1.700 destinati a parco. Un raffronto: attualmente i metri quadrati di servizi per i cittadini so no 29 a testa. Con l’attuazione del Piano dei servizi si passerà a 39. Questo, tenendo conto dall’aumento della popolazione residente. Si parla di un incremento di 300 mila abitanti teorici. Per arrivare alla cifra di un milione e 635 abitanti. Numeri bellissimi. Ma la sto ria milanese racconta un’altra vicenda. Che spesso e volentie ri le aree a standard sono rima ste solo sulla carta. Vuoi perché lo spazio non lo consenti va, vuoi, soprattutto, perché il privato non aveva nessun interesse a realizzare parcheggi, asili o altre strutture di interesse pubbliche. Risultato? Introiti in più per il Comune, ma niente servizi per la città. E qui viene la seconda «flessibilità» previ sta dal Piano dei servizi e dal Piano delle regole, quella più pericolosa: la perequazione. Il Comune ha individuato nelle tabelle aggiuntive al Piano dei servizi, gli spazi che gli servo no per il verde e per le infra strutture. I privati, proprietari di aree, avranno la possibilità di cedere gratuitamente le aree in cambio di un diritto volume trico pari allo 0,5 per cento da realizzare su altre aree. Che di venta 1 nelle zone intorno alle stazioni del metrò. Un borsino delle volumetrie (viene creato un apposito «registro delle cessioni ») che permetterà al Co mune di acquisire gratuitamen te quasi 2 milioni di metri quadrati per il verde e 358 mila per le infrastrutture e di garantire uno sviluppo uniforme della città. In cambio, i privati inca mereranno volumetrie che potranno aggiungere a quelle che già hanno. Significa costruzioni su una superficie di 12 milioni di metri quadrati. La Milano che verrà si attraverserà underground . Nel documento il maxitunnel di 14 chi lometri, dal sito Expo all’aero porto di Linate, è inserito nero su bianco. Oggi il Pgt sarà in giunta, da settimana prossima inizierà la maratona in Consiglio. Obiettivo: chiudere prima di Natale.
Maurizio Giannattasio

Dal Corriere della Sera

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