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martedì 13 ottobre 2009

MILANO - Via libera alla Grande Brera entro il 2015



AMPLIAMENTO DELLA PINACOTECA E TRASLOCO. «NIENTE AUTO NEL QUARTIERE»

Bondi: sarà il Louvre italiano
Il ministro fissa tempi e progetto. Si parte nel 2010. Resca commissario. Sarà pedonalizzata l'area

La Grande Brera come il Louvre. Anzi, «come il Louvre italiano». Al di là dei proclami del ministro dei Beni Cultura li, Sandro Bondi, il bicentena rio della Pinacoteca segna una svolta nei rapporti tra Brera e la città, tra Stato e Comune. Niente più separazioni, niente più gestione concorrenziale dei musei, ma «sinergia e sin tonia» come ha ripetuto ieri il sindaco Letizia Moratti per an dare a presentare «insieme» al mondo quel gioiello che ri sponde al nome di Brera. Conferenza stampa davanti alla Predica di San Marco ad Alessandria di Gentile e Gio vanni Bellini. C’è la sovrinten dente Sandrina Bandera, il mi nistro Bondi, il sindaco Morat ti, l’assessore alla Cultura Mas similiano Finazzer Flory.

L’oc casione è il Bicentenario di Bre ra e la pubblicazione di un li bro sulla storia della Pinacote­ca. Ma gli occhi sono tutti pun tati su quello che diventerà Brera nel prossimo futuro. Il progetto è quello noto: la Gran de Brera. Prevede l’ampliamen to della pinacoteca e il trasloco dell’Accademia con polemiche annesse. Ieri, Bondi ha fissato il cronoprogramma. Partenza lavori nel 2010, conclusione nel 2015, in occasione di Expo. La nomina di Mario Resca qua le commissario straordinario per la realizzazione dell’opera e la «potenziale» nascita di una Fondazione Grande Brera che veda insieme pubblico e privato. «Saranno coinvolti Co mune, Provincia, Regione e banche - attacca Bondi - , che si sono già espresse in modo positivo. Ma anche imprendito ri e quella borghesia illumina ta che ha reso grande Milano, occupandosi soprattutto di sport e filantro pia, e che ora po trà contribuire anche alla rina scita sociale e culturale». Il rife rimento a «im prenditori » im­pegnati nello «sport» fa pensa re che qualcosa bolla già in pentola. «L’Italia è una super potenza culturale - conclude il ministro - Brera diventerà uno dei più grandi musei d’Europa al pari del Louvre». Del nuovo corso parla an che la Moratti. Collaborazione. Il Comune si farà carico della nuova illuminazione della Pi nacoteca. Sinergia. Parte il road show internazionale per presentare la Grande Brera al mondo. Da New York per arri vare a Tokio. «Perché Brera de ve essere patrimonio del mon do. E sintonia e sinergia tra le istituzioni sono la strategia vincente». Altri esempi di sin­tonia? Li spiega Finazzer Flory: «Da novembre chi acquisterà il biglietto per la pinacoteca potrà visitare gratis il museo del Risorgimento. Il Comune intende mettere a posto anche l’orto botanico di Brera con la creazione di un roseto e ci au spichiamo che si arrivi alla pe donalizzazione della zona». Dove la sintonia manca è sull’Accademia e il trasferi mento nella caserma di via Ma scheroni. «C'è l'unanimità as soluta - attacca il vicedirettore dell’Accademia, Ignazio Gada leta - gli spazi della Maschero ni non sono sufficienti. Parlia mo di settemila metri quadri che per la maggior parte sono costituiti da scantinati inagibi li ». Posizione condivisa da molti altri docenti e degli stu denti. Bondi incontrerà Maria Stella Gelmini, ministro della Pubblica Istruzione nei prossi mi giorni per fissare le date del trasloco, ma taglia corto. «La Grande Brera sarà sicura mente un vantaggio per la Pi nacoteca, ma anche per l’Acca demia che avrà spazi più effi cienti. Sarà una cosa buona per tutti».
Maurizio Giannattasio

Dal Corsera

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny