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venerdì 13 novembre 2009

ROMA - MAXXI Svelato


Foto Paoloroma©

Centocinquanta milioni di spesa, 27 mila metri quadri e dieci anni per la costruzione, durante i quali si sono alternati ben sei diversi governi. Sono i numeri del Maxxi, il museo del XXI secolo firmato da Zaha Hadid e che dalla primavera del 2010 assicurerà finalmente alla capitale un super spazio per il contemporaneo. Arte e non solo, sottolinea presentandolo alla stampa con la progettista e i ministri delle infrastrutture e dei beni culturali Matteoli e Bondi, il presidente della fondazione Pio Baldi, perché il nuovo museo sarà diverso dagli altri, "una vera e propria fabbrica della creativita". Oggi intanto è il giorno del museo inteso come edificio, "che è un'opera d'arte di per sé ", dice varcando la soglia entusiasta Bondi. "Edificio straordinario che dà la sensazione dell'immensità", fa notare Matteoli.

Per Zaha Hadid, elegante e applaudita come una rock star, con stampa e collaboratori del museo in standing ovation, assediata per le interviste (alla conferenza stampa non erano previste le domande) ma anche per gli autografi, è "un progetto importante e simbolico di uno nuovo inizio di questo nostro rapportarci con lo spazio". "Non un oggetto ma un campus che deve ospitare più progetti", chiarisce in inglese scusandosi di non aver imparato l'italiano nonostante - causa i ritardi dei lavori - lei che vive a Londra abbia avuto molte occasioni in questi anni per venire a Roma. "Considero il Maxxi un luogo dove immergersi per lo scambio di idee, implementando così la vitalità culturale della città. -sottolinea l'archistar - Non solo un museo, ma un centro culturale composto da un denso tessuto di spazi esterni ed interni che si intersecano e dialogano l'uno con l'altro in un intrigante intreccio di gallerie che si riversano su un ampio campus urbano".

E pazienza i ritardi e la burocrazia ("é stata una esperienza positiva seppure un po' cinematica", "mai dubbi sul sostegno del ministero dei beni culturali"). I ministri sono entusiasti. "E' la dimostrazione che i nostri tecnici sono in condizioni di realizzare opere bellissime e quindi di lasciare ai posteri un segno", dice Matteoli augurandosi che questo di Roma "non sia un punto d'arrivo bensì un punto di partenza per realizzare tante opere simili in tante parti d'Italia come merita un paese come il nostro che del bello e del grande ha fatto la sua fortuna".

Accanto a lui, l'assessore alla cultura di Roma Umberto Croppi dice che con il Maxxi Roma recupera "la capacità di essere contemporanea al proprio tempo". Bondi annuncia l'arrivo dei fondi necessari per finanziare la Fondazione Maxxi (dal ministero in particolare arriveranno 4 milioni di euro) e si augura che vi partecipino al più presto enti locali ed enti privati. Mentre lancia un appello al Parlamento perché approvi il suo ddl sulla qualità architettonica. Tant'é. A pochi passi dall'Auditorium di Renzo Piano, il grosso del progetto del Maxxi (nato nel '98 mentre il cantiere e' partito nel 2003) è finalmente pronto. "Ora subito un albergo", si era raccomandato pochi giorni fa l'ex ministro Francesco Rutelli, anche lui molto legato all'opera di Hadid. Lei sorride soddisfatta, augura "il successo" alla sua creatura e conclude con un "vi terrò d'occhio". Pensava ai prossimi lotti, alle fase successive, chiarirà dopo. E perché no, all'utilizzo di quello che è già fatto: "mi interessa vedere come verranno utilizzati questi spazi". Chi non vuole aspettare la primavera per vederlo, può approfittare dell'apertura straordinaria prevista per il week end con una installazione coreografica di Sasha Waltz.


Da ANSA

1 commento:

PEJA ha detto...

Il maxxi è un progetto senza dubbio interessante e spettacolare, che ben si integra con il tessuto dove si inserisce (apparte la carognata di circondarlo di cancelli ovunque!) da accogliere con ottimismo. Certo, la vicenda dell'iter è abbastanza ridicola, così come le diverse inaugurazioni che si sono succedute... Ma tant'é...