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mercoledì 10 febbraio 2010

MILANO - Rivoluzione a San Siro, tre nuove torri


MEAZZA, PROGETTO DA 41 MILIONI

Parcheggi, negozi e ristoranti per lo stadio europeo. «Pronti per il 2016». Il Comune: copriremo le spese

Il dossier che traccia il futuro di San Siro è un libretto di 40 pagine che porta l’intestazione «Uefa Euro 2016». Un fascicolo fitto di numeri, disegni, progetti, piantine. Guardando le immagini elaborate al computer, si scopre che addosso allo stadio, su tre lati, verranno costruite altrettante strutture a semicerchio di quattro piani, più parcheggi. Spazi dedicati alle manifestazioni, i convegni, l’accoglienza, i media. Con quelle strutture di acciaio e vetro, il «vecchio» Meazza, dopo le torri del terzo anello e la copertura costruita per i Mondiali del 1990, diventa ancora più avveniristico.
Bisogna poi esaminare le piantine per scoprire le linee della riqualificazione nell’intera area esterna, compreso lo spazio del vecchio palazzetto crollato nel 1985. Parco, parcheggi sotterranei, piccoli negozi, altre aree ospitalità. L’obiettivo è ottenere l’assegnazione dei campionati Europei di calcio del 2016 e ospitare nel nuovo San Siro un girone eliminatorio e una semifinale di quella competizione. Il dossier «Meazza» è ora in mano alla Federazione gioco calcio, che lo trasmetterà alla Uefa in vista dell’assegnazione del torneo che avverrà il 27 maggio. In corsa con l’Italia ci sono Francia e Turchia. E se dovesse essere uno di questi due Paesi a vincere la sfida? «Il nostro obiettivo — spiega l’assessore comunale allo Sport, Alan Rizzi—è realizzare i lavori comunque. Per ora speriamo di ospitare Euro 2016, ma Milano in ogni caso ha bisogno di uno stadio davvero moderno, che conservi storia e tradizione all’interno di una struttura all’avanguardia ».

Un altro capitolo del dossier riguarda la spesa. Palazzo Marino si è assunto l’impegno della copertura economica del progetto (41 milioni di euro) attraverso una delibera di giunta e una votazione in consiglio. Ovviamente gli scenari cambieranno radicalmente in caso di assegnazione o meno degli Europei. In caso favorevole è infatti ipotizzabile un contributo statale; in caso di sconfitta sarà invece il Comune a dover trovare i fondi, all’interno degli accordi con Inter e Milan che oggi regolano l’affitto e i lavori sull’impianto. Un’altra incognita è rappresentata dalle scelte della società nerazzurra, che non ha ancora scartato l’ipotesi di costruire un nuovo stadio di proprietà.
Nei giorni scorsi, a fianco del piazzale del «Meazza» sono intanto partiti i cantieri per la linea 5 del metrò. «Insieme al recupero dell’intera zona — continua Rizzi — l’arrivo del trasporto pubblico sarà fondamentale per riportare le famiglie allo stadio». Sul piazzale e nei dintorni del «Meazza » verranno costruiti nuovi parcheggi sotterranei (arrivando a un totale di 60 mila metri quadri per i tifosi, 38 mila per gli sponsor, 73 mila per gli ospiti); nuove strutture per l’accoglienza e per l’accesso dei disabili. Il tutto ruoterà intorno a un parco rotondo, nel centro del piazzale, aperto su via Tesio. Verrà così sfruttato il grande spazio dell’ex palazzetto, abbandonato da ormai 25 anni. Il progetto prevede anche un secondo confine di controllo per l’accesso dei tifosi, più «leggero» ma molto più largo dell’attuale, che dovrebbe comprendere l’intero spazio tra via Tesio e via dei Rospigliosi, fino all’ippodromo.

Gianni Santucci

Dal Corriere delle Sera

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