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martedì 9 marzo 2010
ROMA - Pasquino torna a parlare
Archeologia,
Presentato il restauro della celebre «statua parlante»
Anche l'ultima statua parlante, dopo Madama Lucrezia, l'Abate Luigi e il Facchino, torna a «parlare». Dopo l'intervento di restauro, iniziato il 14 ottobre e ultimato il 15 dicembre del 2009, e la recinzione dell'area con colonnotti in travertino e catene (eseguita dal I Municipio), Pasquino è di nuovo il «Pasquino, simbolo della Roma più vernacolare e caustica», come lo definisce il sovraintendente ai beni culturali Umberto Broccoli. Pulito da incrostazioni e scritte, riconsolidato nelle parti precarie del suo marmo bianco e riqualificato nelle superfici a rischio distacco, il busto del Pasquino, che apparteneva al gruppo marmoreo di «Menelao col corpo di Patroclo morente» (copia romana del I secolo d.C. da un originale bronzeo del III sec. a. C. rinvenuta durante lavori di scavo nei pressi di piazza Navona nel 1501), è stato restituito alla comunità nel corso di una cerimonia, in cui Broccoli ha recitato alcune delle «pasquinate più famose, con cui »non il popolo ma gli cardinali in forma anonima parlavano e criticavano». Quando Napoleone entrò a Roma, comparve sul torso in piazza del Parione «ma è vero che tutti i francesi sono ladri? Tutti no, ma Bonaparte sì». E ancora sul papa: «Un turista viene a Roma e si rivolge al capo delle Guardie svizzere 'quello è il santo padre? Santo no ma padre sì». E nell'epoca di Mussolini in assenza di bagni illuminati: «Qui l'ho fatta e qui la lascio metà al Duce metà al fascio. Qui l'ho fatta in piena luce niente al Fascio e tutta al Duce». (Fonte: Omniroma)
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