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giovedì 28 aprile 2011
MILANO - Croci: «Milano come Amsterdam, Navigli isola pedonale tutto l'anno»
l'ex assessore comunale all'ambiente si candida a sostegno della lista Moratti
Presentato il progetto basato su uno studio del Comune del 2009. Critico Boeri: «Così si crea un luna park»
MILANO - La zona del Nyhavn l’antico porto di Copenhagen, i canali di Amsterdam chiusi al traffico e animati da bar e negozi, o Canary Wharf a Londra. Guarda a questi modelli il progetto per la pedonalizzazione permanente dei Navigli illustrato dall’ex assessore comunale all’ambiente Edoardo Croci, in corsa alle prossime elezioni comunali con la lista «Progetto Milano Migliore» a sostegno di Letizia Moratti. Un progetto che - come ricordato da Croci in un incontro al quale erano presenti anche il vicepresidente vicario dell’associazione degli esercenti Epam Alfredo Zini, il titolare del locale «Le Scimmie» Sergio Israel e Bruno Corbari, anche lui proprietario di un locale di via Sforza - si basa su uno studio effettuato dal Comune agli inizi del 2009 e per il quale allora vennero stanziati 6 milioni di euro, mai spesi. «La pedonalizzazione dell’area - ha spiegato l’ex assessore, oltre a vantaggi in termini di vivibilità garantirebbe anche maggiori affari, con un incremento del 20 per cento del valore immobiliare e del 30 per cento per il commercio». «Uno dei referendum su cui i milanesi voteranno il 12 e 13 giugno riguarda il ripristino della Darsena e la riapertura del sistema dei Navigli», ricorda Croci.
I PARCHEGGI - Secondo Croci, solo per «mancanza di coraggio» verso il cambiamento e «timidezza» nel portare avanti il confronto con i residenti non si è mai arrivati alla realizzazione del progetto, che vede tra gli interventi principali la riqualificazione delle sponde dei navigli e del manto stradale, il potenziamento del verde e dell’illuminazione e lo sviluppo delle piste ciclabili. Per la perfetta riuscita dell’intervento sarebbe inoltre necessario potenziare il trasporto pubblico nella zona, per evitare problemi di parcheggio soprattutto per chi viene da fuori. Per i residenti invece, secondo Croci, il problema del posto auto non si porrebbe. «Dallo studio - ha detto - emerge che l’area ha la capacità per soddisfare l’esigenza di sosta dei residenti, e per i non residenti ci sono già comunque parcheggi nelle vicinanze poco utilizzati, come quello di Porta Genova».
MOVIDA E SICUREZZA - «Si tratta di un’opportunità per attrarre turismo e valorizzare l’area», ha commentato Zini, parlando di «vantaggi stimabili in mezzo miliardo all’anno per lo shopping e l’intrattenimento». Per Israel si tratta di «un progetto che sta a cuore a tutti i cittadini da anni» e che dovrebbe andare di pari passo con «l’aumento di proposte musicali e culturali, perché altrimenti le aree pedonali rischiano di essere cattedrali nel deserto». Ha sottolineato invece il valore «anti-degrado» dell’operazione Corbari: «Aiuterebbe a prevenire la delinquenza nella zona», ha detto. Aspetto questo su cui si è voluto soffermare lo stesso Croci: «La sicurezza non è il coprifuoco - ha osservato - ma la possibilità di divertimento sano, chiedendo agli esercenti il rispetto di un codice serio di comportamento».
LE VIE - Le strade interessate dalla pedonalizzazione sarebbero: Alzaia Naviglio Grande (da via Gorizia a via Valenza), Via Corsico, via Casale, Ripa di Porta Ticinese (da via Gorizia a via Paoli e da via Valenza a via Bersanti), Alzaia Naviglio Pavese (da via Gorizia a via Darwin), via Magolfa (da Alzaia Naviglio Pavese a via Pichi). Verrebbe inoltre istituita una ZTL notturna nell'area via Paoli - Ripa Porta Ticinese-via Fumagalli), Ripa di Porta Ticinese (da via Fumagalli a via Valenza) e nell'area via Magolfa-via Fusetti-via Argelati. In una fase successiva la pedonalizzazione potrebbe essere estesa a via Ascanio Sforza. Gli accessi sarebbero controllati da pilomat e telecamere e consentiti solo ai residenti oltre ai mezzi di emergenza e portatori di handicap. Tra gli ulteriori interventi di valorizzazione dell'area: il potenziamento del trasporto pubblico notturno, la riqualificazione della Darsena come porto di Milano e la navigazione di linea lungo le aste.
BOERI: NO LUNA PARK - «Non sono d'accordo con l'ex assessore Croci: se interamente pedonalizzati, i Navigli di Milano rischiano di diventare un pezzo artificiale di città, un parco a tema per il divertimento serale e notturno senza più vita quotidiana», è la critica del capolista del Pd al Comune di Milano Stefano Boeri. «La soluzione per i Navigli non sono la totale pedonalizzazione e il divertimentificio selvaggio, ma incentivi e microcredito per il rilancio del piccolo artigianato e delle imprese giovanili ai piani terra - sottolinea Boeri -. I Navigli sono un pezzo di Milano, non un luna park».
Da il Corriere della Sera
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