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giovedì 21 ottobre 2010
MILANO - Prove di Ztl - Comune non fa retromarcia il traffico in tilt non ferma il vicesindaco
Ztl, il Comune non fa retromarcia il traffico in tilt non ferma De Corato
Il blocco a sorpresa scattato nella zona di corso Magenta provoca proteste e disagi
Il vicesindaco non ne tiene conto e annuncia l'arrivo delle telecamere per il controllo
I commercianti si ribellano: "Clienti in fuga, ai residenti hanno dato i pass per entrare e a noi invece niente". Ma il test andrà avanti. Poi saranno valutati i risultati di una settimana di Ztl "a sorpresa" scattata nell'area alle spalle di corso Magenta, tra automobili incolonnate e disagi per tutti. Quel che è certo è che, nonostante le proteste dei cittadini arrivate fino a Palazzo Marino, il vicesindaco Riccardo De Corato non retrocede di un passo e detta la sua linea d'azione: "Le aree a traffico limitato non si fanno sulla carta, con le simulazioni al computer, ma si devono testare sul campo per capire nella realtà cosa succede".
Per la sua sperimentazione a sorpresa il vicesindaco ha spedito tra via Lanzone e via Correnti una decina di vigili a bloccare gli incroci, per impedire l'accesso nell'area alle auto - tranne a quelle dei residenti, alle bici e ai taxi - e valutare la reazione del traffico alla chiusura di alcune vie cruciali della zona. La Ztl non annunciata ha scatenato però non solo le proteste di chi era abituato a evitare così le strade più congestionate, ma anche le rimostranze dei commercianti della zona, che - non essendo residenti - denunciano di non aver avuto accesso alle vie dei loro negozi, al pari dei loro fornitori. In questo modo, dalle 7,30 alle 13, e di nuovo dalle 14 alle 17, la circolazione è stata interamente deviata su corso Magenta e via Torino, con gli immaginabili disagi, i molti ritardi accumulati da chi doveva andare al lavoro - "le trattenute per essere arrivati in ritardo non ce le rimborserà di certo il Comune", si lamentavano diversi automobilisti - e con le proteste che hanno raggiunto anche la casella di posta elettronica di Palazzo Marino.
Ma non è il numero di doglianze quello che farà decidere se rendere permanente la nuova Ztl (sette giorni su sette) o se sarà il caso di rivedere il progetto. Le decisioni si prenderanno in base ai dati raccolti in questi giorni dai vigili, che stanno contando il numero di veicoli (comprese le moto) che arrivano nelle vie chiuse al traffico e fanno dietrofront, e sulla "tenuta" delle arterie in cui la circolazione viene deviata. E se il test dovesse dare risultati positivi - sempre che le proteste non raggiungano i risultati sperati - all'inizio del prossimo anno arriveranno le telecamere, per far partire la grande isola pedonale sul "percorso romano" entro la primavera.
La Repubblica
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