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venerdì 29 ottobre 2010

MILANO - Urbanistica, la battaglia di autunno una pioggia di "osservazioni" sul Ptg





IL FUTURO DI MILANO

Il Comune mobilita 100 architetti e avvocati per rispondere ai rilievi che verranno dai cittadini
Il piano prevede 6 milioni di metri quadrati di cemento. Il Pd: "Così concepito non passerà"
di ALESSIA GALLIONE

Si giocherà tutta nel rush finale la battaglia dell’urbanistica d’autunno. Il secondo round del Pgt si è aperto il 15 settembre e si concluderà il 15 novembre: due mesi a disposizione della città per presentare le richieste di modifica alle regole per la Milano dei prossimi vent’anni. Una macchina, quella delle osservazioni, che sta ancora scaldando i motori. Per ora negli uffici dell’amministrazione ne sono arrivate 46, niente rispetto alle migliaia che lo stesso Comune si attende. Una valanga di carta che potrebbe essere consegnata tutta insieme, negli ultimi giorni, tra code e ingorghi amministrativi che rischiano di rendere ancora più difficile la corsa del Piano di governo del territorio verso il voto finale (entro il 14 febbraio del 2011).

Ma la giunta vuole procedere a tappe forzate e rispondere a quelle migliaia di richieste in un mese. Tanto che a Palazzo Marino si sono preparati con una task force di cento esperti tra architetti e avvocati. Pronti a chiamarne altri cento (tra i dipendenti del settore andati a scuola di Pgt) in caso di emergenza. Perché, spiega l’assessore allo Sviluppo del territorio, Carlo Masseroli, «Milano ha bisogno del Piano e l’amministrazione si è attrezzata perché il percorso sia terminato in tempi brevi».

A presentare le osservazioni saranno singoli cittadini, comitati, associazioni di categoria, professionisti. E la mobilitazione è partita. ChiamaMilano, l’associazione di Milly Moratti, ha allestito nelle sede di largo Corsia dei Servi anche un “laboratorio delle osservazioni” con una squadra di esperti: «È un servizio che mettiamo a disposizione di tutti — spiega il consigliere comunale di Milano Civica — C’è grande fermento, tanta gente viene a esporre il proprio punto di vista. Purtroppo la nostra amministrazione segue un percorso inverso a quello del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che realizzerà un piano partendo dalle osservazioni dei cittadini». Anche Masseroli, che ogni venerdì riceve i cittadini all’Urban Center, conferma l’interesse: «L’agenda degli incontri è sempre piena, pensiamo di prolungare questo appuntamento oltre il 15 novembre».

Adesso il Comune dovrà valutare, accogliendola o rigettandola, ogni osservazione. Un’operazione che Masseroli vuole chiudere in un mese. Poi le modifiche torneranno in aula per l’approvazione finale del documento. Il centrosinistra chiederà che vengano discusse una ad una, la maggioranza spingerà per accelerare. «Credo che il tempo dell’ostruzionismo debba lasciare spazio a quello della responsabilità», dice Masseroli. Ma il Pd, con il capogruppo Pierfrancesco Majorino, avverte: «Se la maggioranza sarà disponibile a modifiche radicali avremo un atteggiamento dialettico. Altrimenti saremo costretti all’ostruzionismo. Anche perché questo Pgt è da riscrivere, e lo faremo noi dopo le elezioni». 



Da La Repubblica

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