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giovedì 21 ottobre 2010

ROMA - Terminal Gianicolo, salvezza in vista




PIANO PULLMAN

Verso un accordo per abbassare i prezzi I gestori rilanciano l'allarme: perso l'80% dei clienti e i bus turistici invadono S.Pietro. Il Campidoglio: trattiamo

ROMA - Pullman in doppia fila su via della Conciliazione; parcheggiati lungo tutta via Gregorio VII; in sosta fuori da qualsiasi «stallo» piazza Santa Maria delle Fornaci, mentre fra le proteste degli abitanti invadono anche il parcheggio in largo Micara. E' di nuovo caos intorno al Vaticano a causa dei bus turistici che gravitano nell'area anziché fruire del grande parcheggio costruito nella pancia del Gianicolo. E torna a farsi infuocata la polemica fra i gestori della struttura di proprietà della Compagnia delle Opere e il Comune di Roma. Da una parte i privati che lamentano di essere boicottati dal Campidoglio, dall'altra l'assessore alla Mobilità che replica: abbassate i prezzi e ci metteremo d'accordo.



DA LUGLIO LA CRISI - Dopo un primo allarme lanciato alla fine di luglio - poco dopo l'entrata in vigore del nuovo Piano Pullman - perché le nuove regole per i torpedoni «svuotavano» il parking a ridosso di San Pietro, costruito all'epoca del Giubileo del Duemila con fondi del Vaticano e dello Stato (20 milioni di euro a testa), il presidente del terminal va all'attacco. «La situazione è insostenibile – afferma Gianni Filoni, a capo della società Terminal Gianicolo –: in via della Conciliazione ci sono 10 “stalli” ma in pochi rispettano i 15 minuti di sosta previsti dal “Piano”, mentre noi, con tutte le nostre possibilità di offerta per i torpedoni, rischiamo di chiudere».
«Noi possiamo funzionare solo se viene rispettata la nostra vocazione di “piattaforma di mobilità”. Facciamo parte – aggiunge Filoni – di un sistema integrato con la città, quindi chiediamo di aprire un tavolo con l’amministrazione e di discutere con urgenza questo problema. Ma se non ci permettono di svolgere le nostre funzioni questo impianto chiude». E la minaccia è che 75 persone restino senza lavoro. Quasi un ultimatum al quale è pronto a rispondere l’assessore alla Mobilità Sergio Marchi.

INTEGRAZIONE E TARIFFE - «Il parcheggio del Gianicolo è importantissimo – replica Marchi- . Vi sono tutte le possibilità di integrarlo all’interno del nuovo piano pullman: occorre, però, che la gestione si uniformi a quelli che sono gli elementi tariffari contenuti nel piano. Sulla base di questo potremmo aprire un tavolo anche da subito». E sottolinea: «Noi pensiamo che il recupero del terminal possa essere di grande utilità per la città. Sono pronto al dialogo, per recuperare un parcheggio che è veramente un “polmone” e che sarebbe assai utile».
AFFARI IN CALO - Il problema, dunque, sarebbero le tariffe. Oggi la sosta di un torpedone all’interno della struttura del Gianicolo costa 25 euro al giorno dalle 7.30 alle 20, compreso il carico e lo scarico dei passeggeri: «Meno della fascia blu», sostiene Gianni Filoni, ma evidentemente troppo caro, visto che gli operatori sembrano averlo abbandonato. Secondo lo stesso presidente del Terminal, infatti, dai 220-240 torpedoni che vi sostavano ogni giorno prima dell’entrata in vigore del piano, si è passati a una cinquantina al giorno. L'80 per cento in meno.
Gli altri? Su via della Conciliazione, ovviamente gratis. «Non possiamo più andare avanti senza un tavolo tecnico – spiega il presidente del Terminal -. Ho sentito dire che noi saremmo un soggetto “privato”, ma gli operatori dei pullman non sono anche loro dei privati? Noi non abbiamo partecipato mai a nessuna delle riunioni che hanno dato il via al “Piano”, quando dovremmo farne parte integrante».

RITORNA IL BUS ELETTRICO - Uno spiraglio nella crisi viene, ora, dalla disponibilità al dialogo dell'assessore Marchi, che apre anche su un altro punto: l’arrivo del minibus 116 all’interno del parking Gianicolo. Il servizio con capolinea nel Terminal Gianicolo era stato sospeso a settembre, quando la società di gestione aveva richiesto un «rimborso spese» di 1.300 euro al mese per ospitare la fermata (ma anche per i servizi offerti anche agli autisti dei minibus, gratuiti da 8 anni).
«Apriamo pure un tavolo per discutere di tutto – conclude l’assessore alla Mobilità – ma dobbiamo guardare al futuro e non al passato. Se il parcheggio vuole integrarsi nel piano complessivo della Mobilità messo a punto dall’amministrazione ben venga. Noi siamo pronti». In sostanza, se il parking del Gianicolo vuol sopravvivere, dovrà rinunciare all'«affitto» per il capolinea del 116 e abbassare i prezzi.
Lilli Garrone Corsera

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