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giovedì 21 ottobre 2010

TORINO - Parte la corsa dei 200mila al Lingotto il regno dei golosi


L'APPUNTAMENTO
Parte la corsa dei 200mila al Lingotto il regno dei golosi
Nel pomeriggio al PalaIsozaki al via la terza edizione di Terra Madre, che costa 4 milioni. "Abbiamo tagliato i budget, ma queste manifestazioni portano Torino in tutto il mondo"
di MARCO TRABUCCO

Saranno il ministro delle Politiche agricole Giancarlo Galan e il commissario europeo all'Agricoltura e allo sviluppo rurale, Dacian Ciolo, a inaugurare stamattina l'ottavo Salone internazionale del Gusto. Ad aspettarli, alle 10 nella sala Gialla del Lingotto Fiere, ci saranno il presidente della Regione Roberto Cota, il sindaco Sergio Chiamparino e il padrone di casa Carlo Petrini, patron di Slow Food. La fiera sarà poi aperta al pubblico alle 11. Nel pomeriggio alle 14.30 al PalaIsozaki partirà invece la terza edizione di Terra Madre che riunisce migliaia di contadini, pescatori, artigiani di ogni continente arrivati a Torino per discutere di presente e futuro dell'agricoltura sostenibile. Il Salone del Gusto rimarrà aperto fino a lunedì, dalle 11 alle 23 (lunedì dalle 11 alle 20).

"Puntiamo - ha spiegato Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, presentando ieri la manifestazione a raggiungere le 200 mila presenze al Salone". Sarebbe un incremento notevole rispetto alle 180 mila dell'edizione, 2008. "I segnali sono positivi - ha continuato - i giornalisti preaccreditati sono cresciuti del 20 per cento, ma per quelli stranieri c'è già un più 30 per cento". Si va dai principali media africani, al Washington Post che quest'anno per la prima volta avrà un suo inviato alla manifestazione torinese. D'altronde tra il Salone e Terra Madre sono 162 i paesi del mondo presenti.

Resta il problema del costo delle manifestazioni: circa 4 milioni di euro per Terra Madre (erano 7 due anni fa) mentre è di 9 milioni il giro d'affari del Salone che si autofinanzia quasi completamente: i contributi pubblici infatti si limitano a una quota di 640 mila euro a testa per Regione e Comune (che sono anche comproprietari del marchio), il resto deriva dagli sponsor, dalla vendita degli spazi espositivi, dallo sbigliettamento (il costo del ticket intero sarà di 20 euro, 10 per i soci Slow Food, "ed è fermo dal 2004", spiega Burdese). Per Terra Madre coprono quasi l'intera spesa: "Ma - sottolinea il presidente di Slow Food - bisogna considerare che con quella cifra noi facciamo attività per due anni in tutti i paesi del mondo, attività che sono fondamentali perché poi possa realizzarsi la convention torinese".
Si è parlato del rischio che la manifestazione possa emigrare altrove e la presenza oggi al PalaIsozaki del sindaco di Milano Letizia Moratti e dei vertici dell'Expo 2015 potrebbe far sospettare un ennesimo tentativo di scippo. Burdese nega: "Non abbiamo intenzione di portare Terra Madre altrove. Però alla fine delle due manifestazioni bisognerà fare un discorso chiaro con Comune e Regione. Quest'anno siamo stati noi a proporre un taglio del 10 per cento del budget per Terra Madre e del 20 sul Salone. Abbiamo aggiunto che per la prossima edizione si può ipotizzare un ulteriore calo del 20 per cento. Però deve essere anche chiaro che questi due eventi hanno un impatto sull'economia del Piemonte molto importante: oltre a far conoscere Torino nel mondo, riempiono alberghi e ristoranti, fanno girare i taxi e i negozi. Per questo abbiamo intenzione di commissionare uno studio sul loro ritorno economico".

Da La Repubblica

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