Musei e Verona sud, riparte il risiko
Il presidente della quinta circoscrizione Fabio Venturi propone uno spazio per locali notturni che farebbe alzare il valore dell'area fronte Fiera
L'ipotesi di una cittadella del divertimento negli ex Magazzini generali è sul tavolo del Comune
Gli ex Magazzini generali trasformati nella nuova cittadella del divertimento. Questa apparentemente innocente proposta del presidente della quinta circoscrizione, Fabio Venturi, sull'area in Zai di proprietà della Fondazione Cariverona che era stata pensata come futuro Polo culturale, rischia di essere invece una potenziale chiave di volta del «risiko» cittadino sull'area di Verona sud.
Ma andiamo con ordine: nei giorni scorsi Venturi ha inviato una lettera al sindaco Tosi lanciando una proposta alternativa per l'area degli ex Magazzini generali, quell'insieme cioè di edifici che comprendono il cupolone della antica ghiacciaia che fa bella mostra di sé davanti all'ingresso della Fiera. Area che era inizialmente destinata a diventare centro per mostre e musei, ma che poi è stata progressivamente svuotata di contenuti. Oggi non si comprende quale sia il suo reale indirizzo ed è ancora di fatto un contenitore vuoto e inutilizzato.
L'idea del giovane presidente è quella di «creare una zona commerciale serale, in particolare negli edifici ad ovest». E per «commerciale serale», Venturi intende un'area destinata ai locali notturni come i bar, disco-bar e pub per il divertimento giovanile. «La zona non è vicina alle abitazioni e dunque non ci sarebbe disturbo per i residenti inoltre è a due minuti dal centro e dal casello di Verona sud, e di fronte alla Fiera, usufruibile quindi per eventi serali collegati alle manifestazioni fieristiche», spiega Venturi.
«È innegabile infatti che alcuni locali del centro e della periferia, nonostante la buona volontà degli esercenti o le sanzioni della polizia municipale, siano incompatibili con il giusto diritto dei residenti alla tranquillità». E prosegue: «Negli ex-magazzini generali, al contrario, potrebbe essere permesso un prolungamento dell'orario di chiusura anche oltre le 2, come è in vigore per la maggioranza dei locali, un modo per evitare le pericolose migrazioni notturne di molti giovani alla ricerca di locali aperti».
Secondo il presidente, si potrebbero inoltre prevedere bus-navetta, anche a carico degli stessi esercenti, per le principali zone della città, oltre a un servizio di sicurezza unico, «Si creerebbe così una “Cittadella del divertimento” come nelle principali capitali europee, che permetterebbe di trattenere i giovani in città e ne avvicinerebbe moltissimi anche da oltre i confini comunali e provinciali».
Il sindaco Flavio Tosi ha accolto con interesse questa proposta e infatti spiega: «L'idea in sé è apprezzabile perché permetterebbe ai giovani di non fare grandi spostamenti per divertirsi, con un minor pericolo per i ragazzi e mantenendo al contempo viva la città». Il punto è però che l'area non è comunale bensì appartiene a Fondazione Cariverona, istituzione con la quale l'amministrazione sta giocando a un autentico «risiko» per definire economicamente e logisticamente il destino dell'ex Polo finanziario, (anch'esso di proprietà, tra gli altri soci, della Fondazione), anche in relazione agli interessi della Fiera di cui la stessa Fondazione è socia. Insomma, sul tavolo della trattativa che va avanti dal 2007, fallita poco prima della pausa estiva quando la Polo Finanziario spa ha annunciato la volontà di adire alle vie legali, ora potrebbe insinuarsi una nuova possibilità. Infatti Tosi spiega che per trasformare gli ex magazzini generali in cittadella del divertimento occorrerebbe una variante al Prusst che attualmente la classifica come zona culturale. Per modificare la destinazione dell'area, precisa il sindaco, bisognerebbe prima accertarsi della volontà della giunta, dei capigruppo in consiglio comunale e delle categorie economiche coinvolte.
E se tutto convergesse effettivamente nella direzione della cittadella del divertimento, Tosi spiega che il valore dell'area a quel punto cambierebbe e «potrebbe inserirsi nelle varie partite aperte con Fondazione», precisa il sindaco.
Secondo alcune indiscrezioni, infatti, la querelle tra la società Polo finanziario e il Comune per l'area di fronte alla Fiera potrebbe trovare una svolta a breve anche in virtù di questa nuova proposta che metterebbe altra «carne» al fuoco della trattativa: tutto è andato finora a rilento proprio nell'attesa di maggiore chiarezza sulla destinazione delle aree, Prusst compreso.
Giorgia Cozzolino
Da L'Arena
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