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lunedì 14 settembre 2009

MILANO - Brera, il giorno della resa dei conti


LUNEDÌ IL CDA. IL 21 SETTEMBRE INCONTRO PUBBLICO PER DISCUTERE DEL PROGETTO DI RESTYLING

Mazzotta: accelerare il trasferimento alla caserma in via Mascheroni. Bandera: rispettare l’accordo

MILANO - «Chiedo un atto di chiarezza al direttore Gastone Mariani e ai rappresentanti degli studen ti. Le parole, adesso, pesano». È il giorno della resa dei conti, all’Accademia di Brera. Il Cda è convocato alle 15. Si sceglie: la vorare al nuovo o blindare il vecchio, rispettare o stracciare i patti. Il presidente dell’Accade mia di Brera, Gabriele Mazzot ta, ha deciso la linea da portare in assemblea. È un ultimatum: «Serve una chiara assunzione di responsabilità. Va accelerato il trasferimento dell’Accade mia dal palazzo storico alla ca serma di via Mascheroni». E se qualcuno frenasse ancora? Non ci sarebbe alternativa: «La deci sione definitiva tornerà ai mini steri della Difesa, dell’Istruzio ne e dei Beni culturali».

Il protocollo per la nuova Brera è stato firmato il 24 no­vembre 2008: larga parte del l’Accademia deve traslocare in caserma, la Pinacoteca s’allarga nella sede storica e Palazzo Cit terio viene accorpato al museo. Dieci mesi dopo, nulla s’è fatto. Meglio: il condominio Brera ha litigato su spazi, costi e inade guatezza dell’edificio militare alla didattica. Lo scontro è aper to: il presidente Mazzotta so stiene l’ipotesi Mascheroni, il direttore Mariani e gli studenti vogliono restare nel palazzo na poleonico (anche perché «la Pi nacoteca nasce in funzione del l’Accademia, non viceversa»).

Il degrado nei corridoi al pia no terra e il record di visitatori a Ferragosto. La ristrutturazio­ne del cortile e le statue di ges so monche e imbrattate. Gli in vestimenti, i premi e l’intonaco a pezzi. Brera vive di contrasti e polemiche, da decenni ormai. La soprintendente Sandrina Bandera l’ha detto: «Ora c’è un accordo, va rispettato». E lonta no dalle polemiche, il direttore regionale ai Beni culturali Ma rio Turetta è «ottimista», lavo ra con la Difesa per eliminare l’ultimo ostacolo al trasloco del le Belle arti: «Si cerca una sede alternativa per gli archivi mili tari di via Mascheroni». Nota a margine: il 21 settem bre verrà presentato il progetto di restyling della Pinacoteca fir mato da Mario Bellini, l’archi tetto vincitore del bando mini steriale. L’interessato, la So printendenza e gli Amici di Bre ra preferirebbero arrivare all’in contro pubblico con un paio di certezze in più sul futuro. Da oggi s’attendono risposte.

Armando Stella Corriere della Sera

1 commento:

joga ha detto...

Allora? Quanto dobbiamo attendere perché si muova qualcosa per Brera??

Ambulacri abbandonati, orto botanico sempre chiuso, corridoi ciechi e bui.

Se i nostri avi avessero potuto vedere il futuro avrebbero dato la collezione d'arte a Parigi o Londra.