Il 7 maggio scorso è stata inaugurata a Jesolo la Torre Aquileia, un grattacielo residenziale e commerciale progettato dall’architetto spagnolo Carlos Ferrater. Il progetto è stato promosso nell’ambito dell’intervento di riqualificazione di Piazza Internazionale, via Aleardi e Piazza Mazzini (“Le nuove centralità”), di cui oggi la nuova torre rappresenta l’elemento chiave.
Il nuovo grattacielo sorge tra il Mar Adriatico, la Laguna di Venezia e le foci del Sile e del Piave.
Situata nell’area dell’antico Hotel Aquileia, tra Piazza Internazionale e Piazza Mazzini, la torre propone un sistema trasversale di ingresso, alternativo al tradizionale sistema longitudinale di via Bafile e di via Trentin, con un percorso pedonale che porta sino al mare.
Il progetto afferma la centralità della zona stabilendo una forte unità spaziale con i diversi luoghi e conferendo all’area una nuova identità. Questa è assicurata dalla unitarietà spaziale della nuova pavimentazione e dalle alberature che filtrano la luce e la conducono a Piazza Mazzini, che accoglie le aree per lo spettacolo ed il relax.
La relazione tra Torre Aquileia e gli spazi pubblici di via Aleardi e Piazza Mazzini è mediata dalla creazione di una terza piazza: la “Nuova Piazza Aquileia” di 2mila metri quadrati, uno spazio dove si affacciano negozi, caffé e ristorante riuniti all’interno di un complesso commerciale a due livelli.
L’edificio commerciale racchiude su tre lati la piazza e si apre verso Piazza Mazzini con l’ingresso a ristorante e solarium. L’andamento a linea spezzata della sua forma si avvolge intorno alla base della torre e fa da sfondo unitario in contrasto con la varietà dell’edilizia attorno.
La superficie complessiva destinata alle attività commerciali al piano terra è di 1775 mq. Ogni negozio si affaccia sulla nuova piazza, mentre sul retro, lungo la fascia di verde, trovano spazio gli accessi al servizio e i depositi.
La torre accoglie 84 appartamenti su 22 piani, oltre al piano terra, a doppia altezza, che accoglie l’atrio, alcune attività commerciali ed una caffetteria.
L’edificio si sviluppa su pianta poligonale simmetrica, con al centro il nucleo distributivo delle scale e degli ascensori. La forma poligonale consente di avere molteplici angolazioni verso il panorama marino e lagunare, e da ogni appartamento si può guardare il mare, la laguna o entrambi. Al tempo stesso è garantita la riservatezza dei singoli appartamenti, con un rapporto esclusivo interno-esterno.
Il particolare disegno delle facciate dà forma all’intreccio di “spazi intermedi”. Le terrazze sono concepite come proiezione dello spazio interno e mediazione dello spazio esterno. La struttura della facciata è sospesa dalla copertura, costituita da un sistema di “vele” incrociate che, illuminate, diventano un punto di orientamento di notte.
Una maglia intrecciata scorrevole protegge dal sole le terrazze e la scia intravedere le vetrate degli appartamenti, donando leggerezza alla torre. La leggerezza è inoltre data dall’attacco a terra reso trasparente dalle pareti vetrate a doppia altezza dell’ingresso.
Il “Matitone”, come è stato ironicamente ribattezzato il grattacielo, è stato ufficialmente inaugurato alla presenza del progettista, l’architetto spagnolo Carlos Ferrater che ha così commentato: “La linea comune del progetto è sempre stata quella di intervenire perpendicolarmente rispetto all’andamento orizzontale della città. Abbiamo realizzato una vera e propria “finestra sul mare”, dal momento che tutti gli appartamenti hanno la possibilità di vedere la laguna e il mare stesso”.
1 commento:
Io non sono molto appassionato di progettazione di questo edificio.
Posta un commento