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giovedì 21 maggio 2009

MILANO - Cantiere di Porta Nuova






ANCHE IL COMUNE CERCA SPAZI IN ZONA PER CONCENTRARE I SUOI UFFICI
Dal Corriere della Sera

Viaggio nella città che cambia
Prima visita ai cantieri di Porta Nuova
Dopo due anni di scavi, cominciano a spuntare le ossature degli edifici, tra cui la torre di Cesar Pelli

MILANO - I cancelli si aprono e col caschetto in testa si entra per la prima volta nei cantieri del progetto Porta Nuova a Milano. Un'area della città, oltre 290 mila metri quadrati, che verrà rivoluzionata da numerosi interventi: da Garibaldi all'Isola fino alle ex Varesine. Qui sorgeranno, tra gli altri, l'Altra sede della Regione Lombardia (già a buon punto) e il Bosco verticale di Stefano Boeri. All'opera più di 20 architetti o archistar del panorama internazionale guidati dai tre master planner: lo stesso Boeri, Cesar Pelli e Lee Polisano. I numeri parlano di 1,2 miliardi di euro di appalti pubblici e privati, di oltre 100 imprese coinvolte, di 10 mila addetti e 2 mila maestranze. I cantieri di Porta Nuova rappresentano circa il 10% dell'intero fatturato del settore delle costruzioni civili in Lombardia.



Dopo circa due anni di lavori dedicati agli scavi e alle fondamenta, oggi la parte principale del progetto ha infatti quasi superato la fase della costruzione di tutto ciò che sta sottoterra e le ossature degli edifici, tra i quali una torre di trenta piani progettata da Cesar Pelli, iniziano a sbucare dalle recinzioni. Per la chiusura di tutti i cantieri bisognerà aspettare il 2013, ma già oggi, nonostante le difficoltà del mercato immobiliare, si procede a tappe forzate e i costruttori del grattacielo principale contano di salire al ritmo di un piano a settimana.

Il viaggio in una parte della Milano che cambia per presentarsi rinnovata all'appuntamento dell'Expo 2015 inizia dalle Varesine. Là dove c'era la Stazione Centrale prima della decisione di Mussolini di spostarla nell'attuale sede, ora c'è un enorme buco rettangolare che scende 15 metri sotto il livello stradale con i palazzi a strapiombo. Qui verranno costruiti 40 mila metri quadri divisi in due lotti: il primo, che verrà affidato entro l'estate, sarà destinato a uffici (è in corso la gara d'appalto); il secondo, che partirà nella prossima primavera, a case e negozi.

Il secondo passaggio è in Garibaldi, dove invece sorgeranno tre torri rispettivamente di 33, 22 e 11 piani. Nel cantiere iniziato lo scorso agosto sono stati completati i tre piani interrati delle torri A e B, mentre per il terzo edificio è stato terminato il solaio. Ma da oggi il ritmo accelererà: un piano alla settimana per terminare i lavori nel 2011. A pochi passi nascerà il parco da 70 mila metri quadri che si collegherà a una vasta area pedonale per oltre 160 mila metri quadri.

Poi si percorre il tunnel della Via del Nord: lungo 300 metri, a quattro corsie, collegherà entro il 2009 via Sturzo con viale della Liberazione. Sarà la prima opera del progetto immobiliare privato Porta Nuova a essere completata e consegnata al Comune di Milano come oneri di urbanizzazione. Ma nel sottosuolo non c'è solo il tunnel. Al privato è stata affidata anche un'opera di coordinamento con la nuova metropolitana 5, oltre allo spostamento e costruzione di nuovi sottoservizi.

Nelle tre aree che compongono Porta Nuova saranno costruiti 26 pozzi con pompe per l'estrazione dell'acqua di falda, pompe di calore e 3 mila metri quadri di pannelli fotovoltaici che produrranno oltre 200 kilowatt di energia. «È la ricucitura di aree della città ad oggi scollegate e degradate - ha affermato l'assessore comunale all'Urbanistica Carlo Masseroli -. Un segno di fiducia in tempo di crisi». La conferma dei tempi spetta invece a Manfredi Catella, ad di Hines Italia, società che gestisce il progetto. «Il termine è confermato per la fine del 2012, mentre le opere connesse al parco nel 2013 - ha detto -. Ma ci sono delle anticipazioni, come per il tunnel che il Comune inaugurerà entro fine anno».

Anche Palazzo Marino cerca, in zona Garibaldi-Repubblica, uno spazio dove concentrare i suoi uffici. Il bando «Il Comune cerca casa» è indirizzato a chi possiede immobili nell'area ed è interessato a compravendite o permute con l'amministrazione. «Entro 20 giorni sapremo se ci sono interessati - ha affermato Masseroli -. Da questo dipenderà anche se terremo o permuteremo le volumetrie del palazzo del Comune progettato dove c'è l'attuale parcheggio Gioia-Pirelli». La scelta del Comune di lanciare il bando, che si chiuderà l'8 giugno, è per tentare di accentrare gli uffici in modo, secondo l'assessore, da «andare incontro al cittadino». Ma è «impossibile concentrarli tutti in un unico edificio, perché avremo bisogno di circa 130 mila metri quadri». Masseroli ha inoltre escluso che ci siano problemi di finanziamento per le metropolitane. «Sulle linee 4 e 5 non ci sono problemi - ha detto categorico - e in particolare la linea 5 è una priorità e per questo sarà quella che partirà per prima. Non abbiamo timore per i fondi».

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