UNO DEI NODI DA SCIOGLIERE È LA DESTINAZIONE DELL'AREA DOPO L'EVENTO
Presentata l'iniziativa «eXponiti»: un sito web sul quale rispondere a domande e inviare immagini
MILANO - Sette domande sull'Expo 2015 di Milano per sondare quanto i cittadini, milanesi e non solo, conoscono i contenuti dell'evento, su come vorrebbero essere coinvolti e soprattutto su cosa si aspettano dall'esposizione universale e dal suo lascito. La prima consultazione civica dell'evento internazionale del 2015, battezzata «eXponiti», parte dal web e sarà accompagnata da una campagna di affissioni a Milano con il motto «L'Expo 2015 è oggi, tu come la vedi?». «Vogliamo stabilire un primo contatto con i cittadini milanesi - ha spiegato l'ad della società di gestione dell'evento, Lucio Stanca - ma anche con tutti coloro che vogliono dare il loro contributo su Expo. Certo l'Expo 2015 ha bisogno di risorse, di infrastrutture, del sito, ma il fattore più importante del suo successo è la partecipazione dei cittadini». La conferenza stampa non è stata molto apprezzata da alcuni dei giornalisti e fotografi presenti, seduti per terra o appollaiati scomodamente in una stanza troppo piccola: qualcuno ha parlato di «ennesima figuraccia».
LE DOMANDE - Da oggi e per i prossimi 15 giorni dal sito www.exponiti.com tutti gli internauti potranno rispondere ad alcune semplici domande: quanto sono informati su Expo, se considerano l'evento positivo o negativo per l'Italia e Milano, cosa si aspettano da esso e cosa vorrebbero che lasciasse. Per non condizionare le risposte i risultati saranno resi noti solo alla chiusura del sondaggio. Questa prima consultazione, cui ne seguiranno altre più specifiche, sarà soltanto in lingua italiana. «Perché questa indagine - ha spiegato Stanca - è stata concepita soprattutto per i milanesi». Stanca ha comunque escluso che questa iniziativa, ideata dalla società Saatchi&Saatchi, possa confliggere con i momenti di coinvolgimento civico organizzati dagli Stati Generali promossi dal presidente lombardo Roberto Formigoni. «Questa iniziativa non è in contrasto con gli Stati Generali - ha assicurato Stanca - perché ci sono numerosi piani e livelli di coinvolgimento e di comunicazione».
LA DESTINAZIONE DOPO L'EVENTO - Entro la fine di luglio la società di gestione di Expo 2015 e le istituzioni coinvolte potrebbero aver già deciso quale sarà il destino del sito dell'esposizione dopo il 31 ottobre 2015. «Nulla è stato ancora deciso e per questo abbiamo deciso di coinvolgere anche i cittadini. Entro la fine di luglio decideremo», ha detto Stanca. Per l'amministratore delegato entro quella data la consulta architettonica di Expo 2015, composta dai progettisti Stefano Boeri, Richard Burdett, Joan Busquets, Jacques Herzog e William McDonough avrà messo a punto anche un primo masterplan concettuale sul parco tematico che ospiterà l'evento internazionale di Milano. «Contiamo di avere entro luglio il masterplan concettuale del sito - ha precisato Stanca - e arrivare a definire il suo uso dopo l'Expo». Una delle domande dell'indagine telematica riguarda proprio la destinazione dell'area di Expo dopo l'evento. Un argomento che ha già suscitato l'attenzione di molti amministratori locali che nelle scorse settimane si erano detti contrari all'ipotesi di trasferire nel 2016 l'Ortomercato nell'area Expo. «Ci confronteremo con tutti - ha assicurato Stanca - perché l'Expo non si fa contro, l'Expo si fa con».
Dal Corriere della Sera
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