Accordo Biennale-Comune: il palazzo espositivo accoglierà l'archivio storico delle arti liberali, che riapre dopo dieci anni
Il Padiglione Italia ai giardini della Biennale cambia nome e destinazione d’uso, diventando sede della biblioteca dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (Asac) e di attività permanenti dell’istituzione. L’operazione, ha spiegato oggi il presidente della Biennale, Paolo Baratta, accompagnando la stampa negli spazi rinnovati di quello che sul frontone porterà la sola scritta Biennale, è stata possibile da un accordo stipulato nell’autunno scorso con il Comune di Venezia, che prevede la concessione all’istituzione dell’edificio e di parte del giardino circostante in via continuativa. I
l primo risultato è la riapertura dopo 10 anni dell’Asac, che verrà trasferito dal palazzo Cà Corner della Regina negli oltre 1.600 metri quadrati dell’ala Pastor del padiglione e arricchito con i libri attinenti gli artisti che espongono alla Biennale, cataloghi, periodici consultabili in sale di lettura dotate di monitor per la lettura digitale. L’edificio, inoltre, ospiterà un bookstore, un’area educational e un bar-ristorante di 250 metri quadrati interni e 180 esterni, tutto progettato dai designer Massimo Bartolini, Tobias Rehberger e Rirkrit Tiravanija. Il costo dell’intera operazione, alla quale hanno partecipato alcuni sponsor, ammonta a due milioni 400 mila euro.
Dal Corriere del Veneto
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