Architetti e cittadini ridisegnano il quartiere con giardini, negozi, palestre. Nell'area già previsti residenze e albergo
Architetti e cittadini hanno ridisegnato Chinatown perché vogliono un quartiere diverso: con giardini e un palazzo delle culture, asilo e centro anziani, biblioteca e mediateca, bocciofila e palestre, negozi e caffè. Lo studio si chiama project Sarpi, è firmato Rrc e il comitato di quartiere l’ha presentato domenica in piazza Gramsci: è un masterplan per l’area ex Enel, tre isolati di edifici industriali dismessi tra le vie Ceresio, Niccolini, Bramante e Messina, al margine nord di Chinatown. «Attraverso proposte concrete può davvero partire la rinascita dell’area», osserva PierFranco Lionetto, presidente di ViviSarpi. Il progetto s’inserisce nel piano integrato d’intervento (Pii) avviato dalla giunta Moratti sull’ex Enel: un operatore privato alzerà residenze in via Procaccini e un albergo nei capannoni di fronte al cimitero Monumentale.
Dal Corriere della Sera
2 commenti:
Finalmente si muove qualcosa?
Bello, mi piace. Attendiamo di vedere il progetto in dettaglio, se non erro anche Sgarbi disse la sua per quell'area.
Arka
Posta un commento