MONUMENTI DI FIUME E SASSU DONATI DALLE FAMIGLIE
Entro ottobre sarà riqualificata piazza Piemonte. Pronta la riapertura del Nazionale con parcheggio sotterraneo
Bisogna sforzarsi di guardare oltre la palizzata del cantiere e in là nel tempo, cinque mesi da oggi, per immaginare la nuo va piazza Piemonte. Sarà un par co delle arti: «Un polo attrattivo di elevato pregio ambientale ed artistico in centro città». Con il teatro Nazionale restaurato e dedicato al musical, un giardino sopra il parcheg gio interrato, una fontana, filari d’albe ri a raggiera e quat tro sculture firmate da Salvatore Fiume e Aligi Sassu, dona te al Comune dalle famiglie Fiume e Ro ta e illuminate con impianti scenografi ci ad hoc. Il proget to, voluto e seguito dall’assessore all’Arredo urba no, Maurizio Cadeo, rientra nel ridisegno dell’ambito compre so tra l’asse dello shopping Ver celli-Marghera e l’ex Fiera: «As sieme al polo delle arti sarà rea lizzato un parterre verde tra piazzale Giulio Cesare e piazza Piemonte, una cerniera d’alberi dal parco di CityLife al Naziona le».
Non solo: «Saranno risiste mati il sagrato della chiesa in piazza Wagner — aggiunge Ca deo — e l’area del mercato». È una rinascita. Vasta. Atte sa. Parole chiave: qualità urba na, verde e vivibilità. Piazza Pie monte pensata co me «un museo a cie lo aperto», dopo die ci anni di promesse e uno abbondante di disagi causati dal cantiere dell’autosi lo. Il settore Arredo urbano ha definito gli ultimi passaggi burocratici. È del 9 giugno il documen to che fissa la collo cazione de «Le tre Grazie» di Fiume: in accordo con gli eredi e lo studio d’architettura di Car los Calloni, le sculture saranno posate nell’aiuola al centro del la piazza (al posto della quercia che sarà trapiantata e spostata in un giardino laterale), in «cor retta giustapposizione» con le statue di Sassu. Ecco.
Le tre ope re di Sassu, alte tre metri ciascu na, saranno collocate sul fronte del Nazionale, nel parchetto ri cavato sui box (che dovrebbero essere completati entro il 30 lu glio), tra gli alberi e una vasca d’acqua. Il costo complessivo per la posa delle sculture è di 25 mila euro. Non sono molti e ci sono, assicura Cadeo: «Ma lancio una proposta. Perché una percen tuale degli oneri di urbanizzazione, in questo caso dei box, non viene destinata direttamen te all’Arredo urbano? La proce dura sarebbe più semplice». E il settore avrebbe un tesoretto da investire, giusto? «Bastereb be rifarsi al modello della vec chia legge Bottai». Intanto, do po Fiume e Sassu, piazza Pie monte potrebbe già arricchirsi di altre firme: «Arnaldo Pomo doro, Luciano Minguzzi e altri artisti sono disponibili a espor re loro opere».
Altro monumento, il Nazio nale: sala storica, chiusa da tre anni. Rinascerà a ottobre, con una doppia anima: la facciata gentile, di inizio Novecento, e una macchina tecnologica inter na, capace di effetti speciali. A riaprire il teatro è una multina zionale dello spettacolo con se de ad Amsterdam, la Stage En tertainment, che ha avuto dalla famiglia Rota, proprietaria del l’immobile, la concessione del la sala in gestione per trent’an ni. Alla stagione del ritorno, il prossimo autunno, metterà in scena un allestimento italiano del musical Disney «La Bella e la Bestia». La società ha investi to 15 milioni di euro nella ri strutturazione, affidata all’archi tetto Piero Lissoni: torre sceni ca alta 42 metri, un palcosceni co largo 19 metri, sale prove, 1.500 poltrone riscaldate o refri gerate a seconda della stagione, tre ristoranti. Bisogna sforzarsi di aspettare fino a ottobre.
Armando Stella
Dal Corriere della Sera
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