E dopo il rogo al Pantheon, scoppia la polemica sull'accesso al centro storico Sotto accusa i tavolini dei locali e le recinzioni
E dopo l'incendio scoppia la polemica. Sotto accusa gli ostacoli all'accessibilità alle vie del centro storico: i tavolini dei locali e le colonnine in pietra e le recinzioni che bloccano gli accessi ai veicoli non autorizzati. «Ho proposto al comandante Giomi - ha affermato il presidente del I Municipio di Roma Orlando Corsetti - di formare a settembre una squadra di vigili del fuoco e polizia municipale per rimuovere i tavolini d'intralcio, che non rispondono alle norme di sicurezza».
I TAVOLINI - Che i tavolini rappresentino un pericolo è la anche la convinzione di molti abitanti di piazza della Maddalena, dove la notte di mercoledì è scoppiato un incendio. «I vigili del fuoco, per arrivare alla piazza, hanno dovuto abbattere due delle colonnette di pietra sul lato verso il Pantheon, perchè altrimenti sarebbe stato impossibile arrivare», spiega una residente. Le fa eco uno degli abitanti del palazzo coinvolto nel rogo: «Non è la prima volta che un'ambulanza ha difficoltà ad arrivare qui, purtroppo sulle occupazioni di suolo pubblico i politici fanno tante promesse ma alla fine la situazione non cambia». Altri sostengono che oltre ai disagi alle operazioni di soccorso il 'tavolino selvaggio sia anche un problema per la quiete pubblica: «C'è sempre qualcuno che suona, e poi sempre le stesse canzoni: dopo una certa ora dormire diventa impossibile».
IL CODACONS - Anche il Ciodacons mette sotto accusa i tavolini. «È inaudito che la presenza di tavolini posti all'esterno dei locali del centro storico possa ostacolare in qualsiasi modo l'arrivo dei soccorsi», afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi. «In base a quanto riferito dai cittadini, i vigili del fuoco, per arrivare alla piazza, avrebbero dovuto abbattere due colonnette di pietra sul lato verso il Pantheon, perché altrimenti sarebbe stato impossibile arrivare. Sollecitiamo la magistratura capitolina a fare chiarezza sull'episodio. Se i tavolini erano abusivi, allora i proprietari del locale devono essere perseguiti civilmente e penalmente. Se invece esiste una apposita autorizzazione per l'utilizzo del suolo pubblico in quel tratto di strada, vogliamo sapere su quali criteri sia stata concessa, e se si sia tenuto conto delle esigenze dei mezzi di soccorso. In questo caso non vi sono state conseguenze gravi - conclude Carlo Rienzi - ma cosa sarebbe successo se vi fosse stata necessità di soccorsi urgenti ed immediati per salvare vite umane?».
PDL CONTRO COLONNINE - Ma secondo il consigliere del I municipio Fabrizio Sequi (Pdl), la colpa sarebbe delle colonnine che dovrebbero essere a scomparsa. «La tragedia sfiorata con l'incendio a due passi dal Pantheon e con i mezzi di soccorso bloccati tanto che si è dovuto procedere ad abbattere le colonnine in marmo poste da qualche anno con scelte assai discutibili riaprono il grave problema del difficile transito nel cuore del centro per ambulanze e mezzi dei vigili del fuoco per interventi d'urgenza. Chiediamo con urgenza al presidente del municipio e agli assessorati competenti di monitorare con urgenza il territorio». centro della città è impensabile collocare colonnine se non a scomparsa (si veda il caso di palazzo Giustiniani al Senato) in modo da fluidificare il più possibile ogni percorso di mobilità d'urgenza». Assoluzione, dunque, per i tavolini. «Ipocrita fare la giuerra al "tavolino selvaggio", al degrado del centro, alle pedonalizzazioni non rispettate quando tutti i giorni si gioca con la pelle dei cittadini», conclude Sequi che segnala «altri dieci casi di situazioni di oggettiva pericolosità , come Trastevere e via dei Cestari».
Nessun commento:
Posta un commento