TRA GLI OPPOSITORI ANCHE DORFLES E GIORELLO. PROTESTA IN PIAZZA LUNEDÌ ALLE 18.30
L'appello: «Città Studi, no al grattacielo»
La rivolta di scrittori e artisti. «Snatura il tessuto urbanistico e sociale». Raccolta di firme
Il fronte del «no al grattacie lo» di Città Studi cresce, racco glie adesioni tra scrittori, criti ci d’arte e artisti, da Gillo Dor fles a Giulio Giorello. L’appello a bloccare il progetto di demoli zione- ricostruzione (con super Dia) dell’enorme struttura di 55 metri (metà Palazzo Pirelli) dove oggi c’è lo storico Istituto Rizzoli, in via Botticelli 19, cor re su internet. Lunedì sera i cittadi ni di Città Studi e i comitati in lotta da anni scenderanno in piazza contro il piano parcheg gi. Ma con loro c’è anche il co mitato anti-Elefante, nato per denunciare l’ampliamento del la clinica Santa Rita (ben prima dello scandalo giudiziario che l’ha travolta), che snaturava il tessuto urbanistico e sociale del quartiere. L’appuntamento è alle 18.30, nella piazzetta antistan te il vecchio Istituto che nei «rendering» presentati dai pro gettisti appare grande come la piazza Rossa e invece è un bru scolino di verde con due piante e una panchina. Al centro di una rotatoria. Ed è l’ultimo ap pello, perché il progetto del l’ecomostro già avallato in commissione edili zia, domani sarà valutato dalla Conferenza dei servizi.
Ultima tappa prima del via libera agli scavi. L’indignazione è tanta, «per ché questo insediamento viene descritto come residence per studenti fuori sede, che però avrà rette da capogiro (800 eu ro per 17 metri quadri). Anche i pochissimi posti convenziona ti avranno prezzi troppo elevati — spiegano al comitato Botticelli —. Forse an che per questo non c’è trac cia di accordi o anche solo di in teresse da parte delle Universi tà. Eppure proprio questa «pseudo offerta di "servizi" è bastata a giustificare l’approva zione nella commissione edili zia l’ecomostro». Un’approva zione sulla base di una scheda di impatto paesistico compila ta dal progettista dove si sostie ne, fra le altre cose, che «il pro getto non comporta modifiche delle altezze, degli allineamen ti degli edifici e dell’andamen to dei profili; né degli ingom bri volumetrici paesistici». In campo, in difesa di Città Studi, sono scesi urbanisti e ar chitetti del vicino Politecnico. «Esiste su molte parti della Zo na 3 un vincolo ambientale che comprende spazi, edifici e le stesse piantumazioni. Vincoli che fino ad oggi hanno preser vato la zona e adesso vengono aggirati sostenendo che obbli gano solo a risistemare nei limi ti del possibile ciò che si è di strutto».
Paola D’Amico
pdamico@corriere.it
Dal Corriere della Sera
Scheda su Urbanfile
2 commenti:
Certo che definirlo.... grattacielo?
Dal canto mio posso dire che nn mi fa impazzire, troppo colorato...
Beh, una cosa così orrenda nn mi spiace affatto venga bloccata.
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