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sabato 27 giugno 2009

MILANO - Bike sharing, oltre 10 mila iscritti


inaugurate altre 8 fermate. Croci: servizio in continua crescita

«Troppi utenti, posteggi in crisi»
Il gestore ClearChannel: le stazioni del centro non reggono le richieste, vanno ristrutturate.

MILANO - Per otto stazioni che nasco­no, ce ne sono quindici vec­chie, aperte sette mesi fa e già esauste, «arrivate al punto di crisi». Effetti collaterali d’un successo. Il sistema di bike sha­ring non regge più l’urto in cen­tro, da San Babila a piazza Duo­mo, da piazza XXV Aprile a Por­ta Ticinese: troppa richiesta e ul­tra concentrata, mattina e po­meriggio negli orari pre e post ufficio. ClearChannel, la società che gestisce il servizio BikeMi per conto del Comune, ha scrit­to a Palazzo Marino chiedendo di poter «allargare» i quindici posteggi sotto assedio, passare da 24 stalli (con 14 bici) a 33 stalli (con 20 mezzi). Obiettivo: «Garantire un’offerta più effi­ciente ai diecimila abbonati». Attualmente, negli orari di pun­ta, capita di avere stazioni total­mente sguarnite oppure com­pletamente occupate.

In un ca­so e nell’altro, il sistema s’incep­pa: «Servono più posti». Milano condivide le biciclet­te dal 3 dicembre. Preleva, peda­la e parcheggia. Il bike sharing è partito in sordina, annacqua­to, poi innevato, «senza una re­te di piste adeguata», per dirla con Ciclobby. Il bilancio, dico­no in Comune, è «più che posi­tivo». Gli abbonati annuali (36 euro) sono 9.800 e i ticket gior­nalieri e settimanali oltre 5.500. Gli iscritti sono più uomini (62,6%) che donne. Età del­­l’utente tipo: quarant’anni cir­ca. Profilo: impiegato, impren­ditore, manager. Stacca il ferro a Cadorna e lo lascia in centro, vicino al lavoro, tra le 7 e le 9; lo riprende tra le 6 e le 8 di sera e fa il percorso inverso, verso casa (non a caso le stazioni più utilizzate sono Cadorna, Duo­mo, San Babila, Cairoli e Porta Venezia).

Sette abbonati su die­ci sono milanesi, gli altri pendo­lari di hinterland e Lombardia. Qualche turista-ciclista si è spinto fin qui da Corea, Austra­lia e Brasile. E pure da Macao. «BikeMi è in continua cresci­ta» osserva l’assessore comuna­le alla Mobilità, Edoardo Croci: «Con l’apertura di otto stazioni vogliamo offrire un servizio sempre più capillare». I nuovi parcheggi informatizzati vengo­no inaugurati oggi in Santa Ma­ria del Carmine-via Cusani, piazza Mentana, via Paleoca­pa- Cadorna, Arco della Pace (due fermate), via Masca­gni- Conservatorio, via Sassetti e Gioia-Pirelli (la mappa è su bikemi.it). In particolare, ag­giunge Croci, «con le due nuo­ve stazioni all’Arco della Pace, sarà servita un’altra zona della movida. I giovani potranno rag­giungere i luoghi del diverti­mento in modo sostenibile».

Tombola. Con questi otto, i punti del bike sharing salgono a novanta e il parco bici supera i 1.200 mezzi. La prima fase del progetto è quasi conclusa: altre 13 stazioni saranno aperte en­tro un mese (con 1.400 mezzi «in linea»). A luglio verrà speri­mentato il prolungamento del­l’orario dopo le undici di sera, fino alle due di notte (ma man­ca ancora l’ok di Palazzo Mari­no). Poi scatterà la fase 2: il cro­no- programma, ancora in di­scussione, prevede nuovi colle­gamenti oltre i Bastioni e so­prattutto davanti ai poli univer­sitari Iulm, Bocconi e Bicocca. Tra progetti e cantieri serve un anno di lavori: il sistema defini­tivo conterà su 350 posteggi e 5.000 bici. Quando, ancora non si sa. L’obiettivo è «primavera 2010». E sull’obiettivo si è già un filo in ritardo.

Armando Stella

Dal Corriere della Sera

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