inaugurate altre 8 fermate. Croci: servizio in continua crescita
«Troppi utenti, posteggi in crisi»
Il gestore ClearChannel: le stazioni del centro non reggono le richieste, vanno ristrutturate.
MILANO - Per otto stazioni che nascono, ce ne sono quindici vecchie, aperte sette mesi fa e già esauste, «arrivate al punto di crisi». Effetti collaterali d’un successo. Il sistema di bike sharing non regge più l’urto in centro, da San Babila a piazza Duomo, da piazza XXV Aprile a Porta Ticinese: troppa richiesta e ultra concentrata, mattina e pomeriggio negli orari pre e post ufficio. ClearChannel, la società che gestisce il servizio BikeMi per conto del Comune, ha scritto a Palazzo Marino chiedendo di poter «allargare» i quindici posteggi sotto assedio, passare da 24 stalli (con 14 bici) a 33 stalli (con 20 mezzi). Obiettivo: «Garantire un’offerta più efficiente ai diecimila abbonati». Attualmente, negli orari di punta, capita di avere stazioni totalmente sguarnite oppure completamente occupate.
In un caso e nell’altro, il sistema s’inceppa: «Servono più posti». Milano condivide le biciclette dal 3 dicembre. Preleva, pedala e parcheggia. Il bike sharing è partito in sordina, annacquato, poi innevato, «senza una rete di piste adeguata», per dirla con Ciclobby. Il bilancio, dicono in Comune, è «più che positivo». Gli abbonati annuali (36 euro) sono 9.800 e i ticket giornalieri e settimanali oltre 5.500. Gli iscritti sono più uomini (62,6%) che donne. Età dell’utente tipo: quarant’anni circa. Profilo: impiegato, imprenditore, manager. Stacca il ferro a Cadorna e lo lascia in centro, vicino al lavoro, tra le 7 e le 9; lo riprende tra le 6 e le 8 di sera e fa il percorso inverso, verso casa (non a caso le stazioni più utilizzate sono Cadorna, Duomo, San Babila, Cairoli e Porta Venezia).
Sette abbonati su dieci sono milanesi, gli altri pendolari di hinterland e Lombardia. Qualche turista-ciclista si è spinto fin qui da Corea, Australia e Brasile. E pure da Macao. «BikeMi è in continua crescita» osserva l’assessore comunale alla Mobilità, Edoardo Croci: «Con l’apertura di otto stazioni vogliamo offrire un servizio sempre più capillare». I nuovi parcheggi informatizzati vengono inaugurati oggi in Santa Maria del Carmine-via Cusani, piazza Mentana, via Paleocapa- Cadorna, Arco della Pace (due fermate), via Mascagni- Conservatorio, via Sassetti e Gioia-Pirelli (la mappa è su bikemi.it). In particolare, aggiunge Croci, «con le due nuove stazioni all’Arco della Pace, sarà servita un’altra zona della movida. I giovani potranno raggiungere i luoghi del divertimento in modo sostenibile».
Tombola. Con questi otto, i punti del bike sharing salgono a novanta e il parco bici supera i 1.200 mezzi. La prima fase del progetto è quasi conclusa: altre 13 stazioni saranno aperte entro un mese (con 1.400 mezzi «in linea»). A luglio verrà sperimentato il prolungamento dell’orario dopo le undici di sera, fino alle due di notte (ma manca ancora l’ok di Palazzo Marino). Poi scatterà la fase 2: il crono- programma, ancora in discussione, prevede nuovi collegamenti oltre i Bastioni e soprattutto davanti ai poli universitari Iulm, Bocconi e Bicocca. Tra progetti e cantieri serve un anno di lavori: il sistema definitivo conterà su 350 posteggi e 5.000 bici. Quando, ancora non si sa. L’obiettivo è «primavera 2010». E sull’obiettivo si è già un filo in ritardo.
Armando Stella
Dal Corriere della Sera
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