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mercoledì 3 giugno 2009

PALERMO - Rifiuti, pulizia a rilento e roghi nella notte


Rifiuti, pulizia a rilento e roghi nella notte E allo Zen è in arrivo l'esercito

Ancora roghi di cassonetti durante la notte. Oggi l´esercito arriva allo Zen per ripulire il quartiere sommerso dall´immondizia. Alle 17 di ieri, 24 ore dopo la visita in città del capo della protezione civile Guido Bertolaso, erano state rimosse appena 700 tonnellate di rifiuti in tutta la città e oltre cinquemila erano ancora per terra. Interventi straordinari a Borgo Nuovo e a Bonagia
di Sara Scarafia


Altra notte di roghi a Palermo: decine di cassonetti e cumuli di immondizia sono stati dati alle fiamme. I vigili del fuoco hanno ricevuto circa 60 segnalazioni e hanno dovuto inviare le autopompe per spegnere i roghi che erano divampati in numerose zone della città, dal centro alla periferia.

Stamattina l´esercito sarà allo Zen per aiutare i netturbini a ripulire il quartiere sommerso dall´immondizia. Alle 17 di ieri, 24 ore dopo la visita in città del capo della protezione civile Giudo Bertolaso, erano state rimosse appena 700 tonnellate di rifiuti. Oltre cinquemila erano ancora per terra o dentro ai cassonetti. Drammatica anche la situazione di cestini e strade: ieri, per mancanza di mezzi, hanno lavorato appena 18 spazzini.

Stamattina interventi straordinari saranno effettuati anche a Borgo Nuovo e a Bonagia, grazie alle quattro pale messe a disposizione dalla Provincia. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha assicurato «che fra una settimana a Palermo tornerà la pulizia». Ma a quale prezzo? Almeno un milione di euro che saranno pagati dalla Regione per l´affitto dei mezzi dagli Ato e la riparazione di una ventina di compattatori Amia. La società comunale ne può utilizzarne appena 30: novanta sono fuori uso. Una ventina sono fermi per problemi banali, dal copertone alla batteria, e verranno riparati dalla Regione.

L´incognita più grande è la discarica di Bellolampo che - senza l´aiuto di nuovi mezzi - non riuscirà a far fronte all´enorme mole di rifiuti che dovrà essere scaricata. Per scongiurare il rischio di un nuovo blocco della raccolta, la protezione civile dovrebbe fare arrivare due pale cingolate e un compattatore per movimentare Bellolampo. Una strategia studiata ieri mattina durante una riunione alla Regione, presieduta dall´assessore regionale Gaetano Armao, alla quale hanno partecipato prefettura, Protezione civile regionale, Amia e Ato provinciali. Nel pomeriggio, il sindaco Diego Cammarata ha convocato un vertice in via Nenni mettendo con i presidenti di Amia e Amia Essemme, Marcello Caruso e Filippo Cucina, i dirigenti dell´azienda e i sindacati. «Ho chiesto anche alle altre società comunale di mettere a disposizione i loro mezzi», dice Cammarata.

Ecco il piano studiato per far cessare l´emergenza. La protezione civile regionale, guidata da Salvatore Cocina, ha ottenuto la disponibilità da 11 Ato di 24 mezzi, per i quali pagherà noleggio, autista e carburante. Altri 16, mai utilizzati, verranno prestati dall´Ato di Catania: per metterli in strada la Regione pagherà bollo e assicurazione. Verranno trovati anche tre mezzi, due la pale cingolate e un compattatore per schiacciare i rifiuti, per movimentare la discarica di Bellolampo e saranno riparati venti mezzi Amia. I 40 compattatori degli Ato, però, non saranno disponibili prima di domani: per farli circolare fuori dalla loro provincia serve un nulla osta. L´operazione costerà circa 100 mila euro al giorno. «Gli interventi - spiega Cocina - dureranno da dieci a quindici giorni. L´andamento della raccolta sarà costantemente monitorato». Da oggi saranno disponibili anche quattro squadre di militari dell´esercito che, con le pale meccaniche, andranno con gli operatori Amia a ripulire lo Zen. L´Amia invece conta, già da oggi, di riuscire a raccogliere almeno 1300 tonnellate di rifiuti al giorno, contro le 900 che recupera normalmente. I compattatori, i 30 disponibili e i 20 che aggiusterà la protezione civile, si divideranno tra centro e periferia. Ieri sono state pulite via Libertà, piazza Politeama, Settecannoli, corso dei Mille e Brancaccio.

Da La Repubblica

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