Sempre male le grandi città
La regione del nord est si piazza al primo posto nella classifica di Legambiente. Cessalto il comune più virtuoso.
Roma e Milano sotto la soglia.
Migliora in sud
ROMA - La palma del Comune più "riciclone" spetta a Cessalto. La cittadina in provincia di Treviso si piazza al primo posto della classifica di Legambiente che ogni anno assegna gli Oscar del riciclo ai Comuni che gestiscono meglio i propri rifiuti. Cessalto, 3.754
abitanti, oltre ad aver conseguito il 77,8% di raccolta differenziata, ha l'indice di buona gestione più alto in Italia: 87,6. Ma non c'è solo il Nord. Anche nella Campania assediata dall'emergenza rifiuti, infatti, sono 61 i comuni da cui prendere esempio in materia di differenziata. Spicca il risultato di Salerno, unico capoluogo riciclone del centro sud, ad aver raggiunto il 45,7% di raccolta differenziata.
Classifica per regioni. Con una percentuale del 64% sul totale dei Comuni, è il Veneto a svettare in cima alla classifica delle regioni, seguito dalla Lombardia con il 25,2% (389 comuni ricicloni), il Friuli Venezia Giulia con il 21,9% di ricicloni sul totale e il Piemonte con il 19,5%. Predominio veneto anche nella classifica dei Comuni con oltre i 10.000 abitanti: i primi posti sono occupati al nord da Sommacampagna, Roncade, e San Biagio della Callalta.
Piccoli comuni. Tra i piccoli Comuni nelle prime trenta posizioni troviamo ben 29 realtà del nord est dislocate tra Veneto e Trentino Alto Adige. Avanzano anche le Marche e si segnalano i buoni risultati di Potenza Picena e Montelupone entrambi in provincia di Macerata e della Sardegna che ottiene premi nelle singole filiere e un premio come Regione (è passata dal 3% di raccolta differenziata del 2002 al 38% a dicembre 2008). Al sud sono campani i comuni nelle prime tre posizioni: San Marco dei Cavoti in provincia di Benevento, seguito da Rofrano (Salerno) e Cerreto Sannita (Benevento).
Meno divario tra nord e sud. Nella classifica dei Comuni in testa c'è il nord ma anche al sud ci sono buoni segnali: hanno superato la soglia d'ingresso del 45% 127 amministrazioni del sud (contro le 71 dello scorso anno) e 41 del centro. Maglia nera alle grandi città. Nessuna infatti ha superato la soglia stabilita per essere "riciclona": Milano è rimasta al 35,4%. A Roma va ancora peggio (19,5%). Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia, al nord vince Verbania (con il 72,8 %), seguita da Novara (70,9 %) e Asti (62,1%).
"Sono 10 milioni gli italiani che abitano nei 1280 Comuni Ricicloni 2009 - ha detto Andrea Poggio, vicedirettore Nazionale Legambiente - e confermano che riciclare si può, anzi, si deve. Non solo: hanno dimostrato che basterebbe estendere le raccolte differenziate a tutto il Paese per dare un contributo fortissimo agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. Attivando servizi di raccolta differenziata hanno evitato l'emissione in atmosfera di 2,8 milioni di tonnellate di CO2, pari al 6% di dell'obiettivo del protocollo di Kyoto per l'Italia. A questo risultato si aggiungono i quasi 7 milioni di tonnellate di rifiuti sottratte al business discarica".
"I commissariamenti - continua il presidente di Legambiente - non hanno prodotto nulla e il concreto rischio di diffondere la moda dei termovalorizzatori è il vero nemico della raccolta differenziata. Come abbiamo ribadito più volte per migliorare è indispensabile passare dalla riduzione attraverso il sistema di tassazione a quello di tariffazione che, dove è stato applicato, ha dato risultati più che significativi".
Quest'anno per diventare Comune Riciclone bisognava aver superato la soglia del 45% di raccolta differenziata, nell'anno 2008. Mentre, ai comuni sotto i 10.000 abitanti delle regioni del Nord Italia la giuria ha imposto il superamento della soglia del 55%.
Da La Repubblica
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