L'organizzazione lancia 6 progetti, tra cui quartieri eco-sostenibili per azzerare le emissioni di inquinanti
MILANO - Sei progetti per un Expo sostenibile e la richiesta di un percorso partecipato tra istituzioni e società civile per organizzare l'evento mondiale del 2015. Legambiente ha presentato la lista di proposte che porterà agli Stati Generali dell'Expo, convocati per il 16 e 17 luglio.
GREEN LIFE - Tra questi «Green Life» (che è anche il titolo di una mostra che arriverà a Milano a febbraio), ovvero case e quartieri realizzati con criteri eco-sostenibili con l'obiettivo di arrivare all'azzeramento dell'emissione di sostanze inquinanti. O la Centrale di Mobilità, utilizzata da almeno altre 80 città europee e che prevede abbonamenti e sistemi di viaggi integrati che uniscano metro e tram con bike e car sharing. Si punterà anche sulla valorizzazione dei terreni agricoli nel Parco sud, sull'ospitalità eco-style per i visitatori (bed & breakfast e case private) e sull'individuazione di nuovi spazi per gli eventi culturali.
«COLLABORARE» - «Non pretendiamo di fare da soli l'Expo - dichiara Andrea Poggio, vice direttore nazionale di Legambiente -, ma speriamo che nemmeno le istituzioni commettano questo errore. Inoltre è necessario che qualcuno prenda la cabina di regia e ci dia delle risposte». Le realizzazione delle proposte degli ambientalisti costerebbero tre milioni e duecentomila euro, ma «è necessario che i fondi non vengano utilizzati per costruire grattacieli e autostrade che rimangano cattedrali nel deserto dopo il 2015 - spiega Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia -. Bisogna puntare sul verde, sui terreni agricoli e sui trasporti pubblici».
Dal Corriere della Sera
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