Cerca nel blog

martedì 7 luglio 2009

MILANO - La città «mangia» 10 ettari di terreno al giorno.

PRIMO RAPPORTO NAZIONALE SUL CONSUMO DI SUOLO DI LEGAMBIENTE


In dieci anni persi 23mila ettari
Per ogni lombardo 310 metri quadrati di cemento. Record di urbanizzazione in Lombardia: 55% del territorio



MILANO - Il suolo urbanizzato in Lombardia cresce al ritmo di 103 mila metri quadrati al giorno. In meno di dieci anni il terreno «mangiato dalla città» è cresciuto di circa 23 mila ettari. A venire inghiottito dall'urbanizzazione è soprattutto il terreno agricolo, che ha visto ridurre la sua estensione di 26.728 ettari. Sono alcuni dei dati presentati oggi a Milano dall'Osservatorio Nazionale sul Consumo di Suolo, formato dall'Istituto Nazionale di Urbanistica, dal Diap del Politecnico di Milano e di Legambiente. Secondo il Primo rapporto nazionale sul consumo di suolo, la superficie urbanizzata in Lombardia è di 288 mila ettari.

Ogni lombardo può contare su una quota di cemento procapitepari a 310 metri quadrati. Quasi il 14% dell'intera superficie regionale è urbanizzata. Una percentuale che sale al 55% se si considerano solo le aree pianeggianti: il record nazionale. Dal 1999 nelle province di Bergamo, Brescia, Mantova, Pavia e Sondrio, il ritmo di crescita del suolo urbanizzato è stato tale da coprire un'area a volte superiore alla città capoluogo. In pratica, in dieci anni, in provincia di Bergamo, ad esempio, l'urbanizzazione del suolo è cresciuta ad un ritmo talmente serrato che è come se fosse nata un'altra città poco più grande del capoluogo. In provincia di Milano ogni giorno circa 25mila metri quadrati di suolo vengono inghiottiti dal cemento: un'area grande 1,5 volte Piazza del Duomo.

Lo studio, che fotografa l'«erosione» a livello nazionale, rivela che ogni giorno le città si mangiano 20 ettari di Pianura Padana, per una superficie pari a 12 volte piazza del Duomo di Milano o 28 volte piazza Maggiore a Bologna. A detenere il primato del cemento procapite con 581 metri quadri per abitante è il Friuli Venezia Giulia; segue l'Emilia Romagna con 456 mq per abitante, poi la Lombardia (310 mq a testa) e il Piemonte con 296.

Sotto esame anche la produzione di valore aggiunto agrozootecnico, un settore che dipende strettamente dalla disponibilità di suolo agricolo: in Lombardia, nel periodo 1999-2006 sono andati persi 26.778 ettari di superfici agricole, in gran parte (oltre 22mila ettari) divenuti urbanizzati, quindi persi irreversibilmente, il resto abbandonati o perchè in aree montane o perchè ridotti a scampoli dove l'interesse a coltivare terreni è crollato. Il risultato consolidato è quello di una regione in cui 288.000 ettari di superficie sono ormai «sigillati» dall'urbanizzazione: vuol dire che quasi il 14% dell'intera superficie regionale è urbanizzata ma, se ci riferiamo alle superfici della pianura (circa il 55% del territorio regionale), la Lombardia ha già consumato e coperto di cemento quasi un quarto dei suoi territori ad alta vocazione agricola.

Dal Corriere della Sera

Nessun commento: