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venerdì 17 luglio 2009
VENEZIA - Calatrava, ovovia in ritardo: impresa diffidata
Rumiz: il ponte va completato entro settembre. A giorni la rescissione del contratto
VENEZIA — Questa volta Ca’ Farsetti non vuole aspetta re ancora, lo ha già fatto tre mesi senza risultati. La «scot tatura » del ponte della Costitu zione fa ancora male tanto che Comune e impresa sono in causa e cominceranno a con frontarsi in tribunale a otto bre per ritardi e aumenti di co sti. Così ieri l’amministrazione ha inviato la diffida alla Ci gnoni, l’azienda che ha vinto l’appalto del ponte e sta realiz zando anche l’ovovia. Perché il problema è proprio l’attra versamento per i disabili.
Comune e Santiago Calatra va avevano scelto l’ovovia ma mai avrebbero pensato che per realizzarla si sarebbe ri schiato di ripercorrere la vi cenda del ponte iniziato a no vembre del 2002 e finito a set tembre dell’anno scorso, quat tro anni e mezzo dopo il termi ne previsto dall’appalto. A ve dere il ritardo che la Cignoni ha fin qui accumulato però è più di un rischio. Tutto dove va infatti essere finito ad apri le: ovovia e montaggio sul la to del ponte. Ma mentre nel l’arco rosso è già stato monta to da tempo il binario, la «cabi na » è ancora ferma in cantiere, più di tre mesi oltre il ter mine ultimo. Troppo, soprat tutto se si considera che è sta ta superata anche la penale massima applicabile. Che sia pronta domani, fra uno o sei mesi cioè dal punto di vista economico non cambia più niente, così Ca’ Farsetti non può far pesare nemmeno più la carta della penale.
L’unica via di uscita a que sto punto era quella della diffi da prima e della rescissione del contratto poi. I tempi or mai sono strettissimi, l’asses sore ai Lavori pubblici di Vene zia Mara Rumiz è chiara: «Noi vogliamo chiudere definitiva mente la vicenda tra settem bre e ottobre — dice — Il pon to fra un paio di mesi deve es sere assolutamente attraversa bile da tutti, anche dai portato ri di handicap». Difficile che la Cignoni riesca ad assicurare il Comune sui tempi dopo che ha accumulato oltre tre mesi di ritardi. Anche perché sul l’ovovia stanno lavorando aziende terze, specializzate in interventi tecnologici, così co me aveva fatto la Lorenzon per il montaggio delle costole del ponte della Costituzione. Inevitabile quindi la rescissio ne del contratto, quello che il Comune non ha fatto negli an ni scorsi durante la costruzio ne della struttura come qual cuno aveva suggerito. Adesso non può fare altrimenti, an che se Ca’ Farsetti questa vol ta non attacca la Cignoni che in questi mesi comunque ha cercato di rispettare i tempi senza però riuscirci. L’ovovia infatti doveva seguire norma tive precise e indicazioni con tinue da parte del ministero.
Entro una decina di giorni la rescissione del contratto do vrebbe essere ufficiale, a quel punto in un paio di settimane i lavori dovrebbero essere affi dati direttamente ad un’altra impresa. L’ipotesi più probabi le che l’amministrazione sta valutando con l’avvocatura è l’assegnazione alla stessa azienda che sta ultimando l’ovovia, la Tecnologie indu striali di Padova, che ha lavo rato negli anni scorsi anche ala Fenice. Il Comune spera co sì di dare una sferzata ai lavori e di montare il dispositivo per i disabili entro la fine di set tembre. Entro la fine del mese invece saranno definitivamen te quantificate le riserve pre sentate dalla Cignoni, le ulti me sono di altri cinque milio ni di euro, che portano il com puto totale a più di 12 milioni, praticamente più di quanto è costato il ponte, compresa l’ovovia.
Francesco Bottazzo
Dal Corriere del veneto
l'OVOVIA
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