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mercoledì 8 luglio 2009

MILANO - Il Comune: cambieremo 12 quartieri



DA PORTA GENOVA ALLA BOVISA: ECCO DOVE SORGERANNO LE NUOVE ABITAZIONI

Via libera per costruire mille case Approvato dalla giunta il Pgt. L’assessore Masseroli: ambiente tutelato. Nasceranno le aree tematiche
MILANO - Come mille palazzoni da 35 appartamenti. Undici mi lioni di metri cubi spalmati su 25 aree «di trasformazio ne urbana» (più altre cinque in altrettanti parchi di cintu ra, dove però non arriverà neanche un centimetro di ce mento e si lavorerà solo sul verde). Il Piano di governo del territorio, il documento quadro destinato a mandare in pensione dopo trent’anni il vecchio piano regolatore, da ieri è nero su bianco. La giunta ha dato ufficialmente il via libera, dopo l’accordo sancito lunedì all’interno del la maggioranza servito di fat to a stralciare l’ippodromo dall’elenco delle aree edifica bili.

Altri numeri. Le nuove vo lumetrie che con il nuovo do cumento urbanistico si rea­lizzeranno nel corso dei pros simi decenni sono in totale il quattro per cento di quanto edificato fino ad oggi all’in terno dei confini comunali. Altro esempio. Partiamo dal la superficie: undici chilome tri quadrati su cui costruire. L’assessore all’Urbanistica, Carlo Masseroli, assicura che, decimale in più decima le in meno, la media degli in dici di edificabilità (metri cu bi per metro quadrato) sulle 25 aree non supererà quota uno. Si torna così al dato di partenza, quello che fotogra fa in undici milioni di metri cubi la quantità di cemento destinata ad abbattersi sulla città. Spulciando nei dettagli del piano si scopre che in via Stephenson, zona abbando nata dietro Quarto Oggiaro, l’indice di densità è fissato addirittura a tre. Facile im maginare allora che lì arrive ranno grattacieli e palazzoni. Strategici saranno soprattut to due ambiti d’intervento: le stazioni ferroviarie dismes se e le caserme rimaste vuo te con la fine del servizio di leva e con l’esercito affidato ai soli professionisti.

«Nessu na colata di cemento — assi cura però Masseroli —. Le nuove case nasceranno assie­me al verde in aree oggi com pletamente abbandonate a incuria e degrado». Non si consumerà nuovo suolo, in somma. Dice Maurizio Ca deo (Arredo urbano) che con l’arrivo del Pgt si allargheran no anche tre aree verdi: piaz za Vetra (si uniranno i due spezzoni ora divisi), il parco di Trenno e quello delle Ca ve. Nei piani del Comune cia scuna macrozona (una dozzi na, in totale) avrà tanto di personale «vocazione». Sport e spettacolo, per dire, nella nuova zona di San Siro, che nel frattempo avrà inglo­bato anche la piazza d’armi della caserma Santa Barbara; la cittadella della ricerca in torno alla Bovisa, quella del la giustizia con il trasferimen to di carcere e Palazzo di Giu stizia in zona Rogoredo-Por to di Mare. Lungo via Sam martini e via Ferrante Aporti Palazzo Marino vorrebbe poi veder nascere il futuro polo commerciale della città, con l’arrivo di negozi e botteghe artigiane.


Ma vincoli e desti nazioni d’uso, fa capire lo stesso assessore, sono con cetti ormai da archeologia ur banistica: «Noi non diremo mai che cosa dove nascere in questo o in quel luogo. Noi poniamo soltanto le cornici e fissiamo le regole per un governo del territorio che parta davvero dall'interesse pubblico. Ma secondo la no stra filosofia la cultura dei vincoli del vecchio piano re­golatore è definitivamente morta». C’è il tema della perequa zione, poi. Il sistema, cioè, che introduce la possibilità di trasferire o addirittura scambiare i diritti volumetri ci dei singoli operatori. E c’è l’housing sociale, infine. Con l’obbligo di destinare agli al loggi a basso costo almeno il 35% delle nuove residenze costruite. «Il rischio è quello di un uso barbaro delle aree pubbliche e di una guerra al verde» attacca il pd Pierfran cesco Majorino. Replica di Masseroli: «Vogliamo offrire a tutti l’opportunità di vivere o di tornare a vivere a Mila no. E lo faremo aumentando la qualità della vita». E il mi lione e ottocentomila abitan ti? «Non c’è un obiettivo lega to alla quantità. Conta solo la qualità».

Andrea Senesi

Dal Corrire della Sera - Foto Milanocam.it

1 commento:

Ross ha detto...

Altre case per ricchi? Ma chi se le potrà permettere? No comment.