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mercoledì 1 luglio 2009
VERONA - Verona Sud, via ai grandi interventi
PROGETTI. Il 6 luglio bando per le manifestazioni d'interesse dei privati che vogliono mettere mano a immobili e aree. Al Comune compensazione in opere pubbliche
Dalle maxitrasformazioni di Officine Adige e Manifattura Tabacchi alle riqualificazioni a Golosine e Santa Lucia
Verona sud si rifà il trucco. Come? I proprietari privati e pubblici rimettono a posto o riconvertono capannoni, edifici, sedi di imprese o uffici, siti industriali e commerciali dismessi in Zai, Borgo Roma, Santa Lucia e Golosine. E come contropartita il Comune avrà strade, verde pubblico e privato, arredo urbano e zone a servizi, da costruire o sistemare, e anche un sito per la Città della musica. Con queste finalità lunedì, 6 luglio, il Comune pubblica il primo bando finalizzato a raccogliere le manifestazioni di interesse relative agli interventi di riqualificazione delle aree e degli immobili dell'ambito territoriale Ato 4, cioè la Zai e i tre quartieri attorno, Borgo Roma, Santa Lucia e Golosine.
La zona ha 52mila abitanti e corrisponde di fatto quindi alla quinta città del Veneto dopo Venezia, Padova, Vicenza e Treviso. L'Ato 4 è esteso 14 chilometri quadrati, un terzo dei quali nella parte di Zai interessata dalle trasformazioni.
Il Piano degli interventi s'inizia quindi da Verona sud. Le manifestazioni di interesse che saranno raccolte attraverso il bando — cioè le proposte degli interventi, sia privati che pubblici — dovranno rispondere ai requisiti previsti nelle linee guida degli accordi pubblico-privato approvato il 28 marzo scorso dal Consiglio comunale. Precedenza alle grandi riqualificazioni come quella delle ex Officine Adige (dove sorgerà il complesso di case, uffici e negozi affidato nella progettazione all'architetto Richard Rogers) o dell'ex manifattura Tabacchi, ma anche di grandi imprese, da portare in Consiglio in tempi brevi per far partire le opere pubbliche. Poi gli interventi minori.
La riqualificazione di Verona sud va così oltre quella prevista dalla variante urbanistica 282, progettata dall'architetto Bruno Gabrielli su incarico della scorsa amministrazione, che interessava solo l'asse del cardo massimo, dal casello autostradale di Verona sud a Porta Nuova. L'amministrazione Tosi ha subito ampliato l'area di interesse della variante, includendo nelle potenziali trasformazioni del tessuto produttivo e urbano anche i tre quartieri. L'asse del «cardo» non avrà però i marciapiedi larghi 25 metri stile «ramblas» di Barcellona, con chioschi, stazione del metrò e negozi, come prevedeva la Gabrielli, ma diventerà una strada larga 30-32 metri, con due corsie per senso di marcia per automezzi e una corsia dedicata alla futura filovia e agli autobus pubblici.
Hanno presentato il bando, in municipio, il sindaco Flavio Tosi, gli assessori all'urbanistica Vito Giacino e all'edilizia privata Alessandro Montagna, il presidente della commissione urbanistica Marco Comencini. Erano presenti l'architetto e professore di urbanistica Federico Oliva, presidente dell'Istituto nazionale di urbanistica, coprogettista del Piano degli interventi di Verona sud, e l'ingegner Antonio Dell'Erba, dello studio Sisplan, progettista del Piano urbano della mobilità e consulente per il Piano degli interventi per la mobilità.
«Gli obiettivi principali per Verona sud», spiega Giacino, «sono ribaltare il casello e costruire il parcheggio scambiatore alla Genovesa, per collegarlo al centro con i mezzi pubblici. Inoltre, aumentare il verde nei quartieri». Il tutto, dice Montagna, «per arrivare a standard urbanistici elevati, con progetti di alta qualità architettonica». Giacino aggiunge che «gli interventi proposti dovranno prevedere, fra gli altri, di costruire o ristrutturare un immobile per farne sede della Polizia municipale, di circa 6.000 metri quadrati e spazi per servizi e parcheggi, visto che la sede attuale dell'ex convento San Domenico è cadente e quella nuova, all'ex Gasometro, sarà pronta fra tre anni». Negli interventi si dovrà utilizzare tecnologie di risparmio energetico.
Il sindaco Tosi così commenta: «In una parte importante della nostra città, fino a oggi trascurata, verranno realizzati interventi di elevata qualità progettuale, destinati a rilanciare l'economia di Verona in un momento di particolare difficoltà».
Enrico Giardini
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