LA DELIBERA VERRÀ APPROVATA A SETTEMBRE. ESCLUSE, PER ORA, VIA CIOVASSO E CIOVASSINO
La giunta promuove il piano di riqualificazione. Dal 2010 piste ciclabili e chiusura alle auto nel quartiere
MILANO - La strada di Brera è spianata: «C’è la condivisione generale sul progetto di area pedonale da valorizzare». Annunciato, ab battuto della maggioranza, ria nimato dal sindaco e infine ap provato, all’ultimo appello. Il piano di riqualificazione del quartiere ha ottenuto il via libe ra ieri mattina, al termine del sopralluogo di assessori, funzio nari di Letizia Moratti e commercianti nell’area della Pinaco teca e dell’Accademia, degli artigiani e degli artisti. L’isola pedo nale esistente — Fiori Chiari, Madonnina e piazza del Carmi ne — sarà allargata all’ultimo tratto trafficato di via Brera e a via Fiori Oscuri, con la nuova pista ciclabile. Niente divieti al le auto, per ora, nelle vie Ciovas so e Ciovassino.
La delibera co sì ridotta e ritoccata sarà porta ta in giunta a inizio settembre. Per il 7 è fissato un incontro al l’Unione del Commercio. I can tieri saranno aperti e divisi in lotti a partire dal 2010. L’anno di Brera senz’auto. L’accordo politico ha ricuci to le polemiche interne al Pdl sui costi «esagerati» dell’opera zione (5 milioni di euro, co-fi nanziati dal governo) e la neces sità di rivedere le «priorità» del l’amministrazione. È stata Leti zia Moratti, mercoledì, a sbloc care il caso in un incontro con gli assessori competenti. Ha detto ai suoi: si va avanti, isole ambientali e piste ciclabili sono i nostri punti strategici di qui a fine mandato, mettetevi d’ac cordo. Fatevi una passeggiata.
E l’accordo è arrivato al so pralluogo degli assessori alla Mobilità e alle Attività produtti ve, Edoardo Croci e Giovanni Terzi. Il primo: «C’è convergen za assoluta in giunta, non vedo più ostacoli, la strada è spiana ta. La progettazione dell’isola di Brera parte in autunno». Gli fa eco Terzi: «L’amministrazio ne tiene molto al tema delle pe donalizzazioni e delle piste ci clabili. Questo è un progetto im portante ». Si farà, dunque. In sintonia con l’Unione del com mercio: «La chiusura al traffico e la riqualificazione faranno be ne a residenti e negozianti», di ce il delegato Giorgio Montingelli. Anche se non tutti, al mo mento, sono entusiasti. Il Bar Ja maica, per dire, ha espresso più d’una perplessità. Primo atto: zero auto. Il resto verrà. A partire da «un forte mi glioramento dell’immagine del la zona», per dirla con il diretto re dell’Accademia di Brera, Ga stone Mariani.
Favorevole al progetto è anche la soprinten dente della Pinacoteca, Sandri na Bandera: «Non vedo la neces sità di continuare ad avere le macchina, quando il metrò è co sì vicino». Rilancia Aldo Basset ti, presidente degli Amici di Bre ra: «Con l’isola avviamo un’ope razione di qualità estetica. L’Or to botanico sarà il nodo verde del quartiere, viene sollecitata la sistemazione di Palazzo Citte rio e si rivaluta l’intero comples so di Brera come scrigno d’ar te ». Dentro. E fuori? «Apriamo il dialogo con i cittadini su tut te le possibilità d’interpretazio ne dello spazio — conclude Bas setti —. Potremmo portare alcu ne sculture fuori dal palaz zo... ». E pure organizzare mo stre e rassegne all’aperto, come chiedono i negozianti. Le idee circolano, la strada è spianata.
Armando Stella
Dal Corsera
1 commento:
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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